domenica 23 gennaio 2011

Taja, taja...

Oggi il dr Frankenstin (ma non era Frankenstein?) ha "calato la mannaia" su un altro povero pezzo di equipaggiamento inopinatamente lasciato sotto le sue sgrinfie.

Ho così ridimensionato la pagaia Aleutina da 259 cm che avevo costruito tempo fa per Antonio (si vede nella foto dove avevamo allineato tutte le pagaie possibili immaginabili per un doveroso confronto di lunghezze)


Dunque con mano sicura(?) ho tagliato via 7 cm per parte e poi ho riprofilato il terminale della pala. Non è un lavoro ottimale (andrebbe ripresa tutta la pala a scendere di spessore) ...ma per un primo test va bene così.


Il risultato si vede in comparazione tra la mia Avatak Terranova da 240 cm e con una aleutina sempre da 240 fatta dal mitico Sword (alias Tino): una pagaia di soli 235 cm e con una forma abbastanza ristretta e sfuggente.

Nottetempo ho messo della resina così da poter provare la pagaia già al mattino seguente.



Le prove del giorno dopo hanno confermato che il risultato è stato eccellente, la pagaia è diventata agilissima, leggera di passata, mantenendo però una buona parte della sua proverbiale potenza e portanza in appoggio!...infatti mi è stata sequestrata per il più del tempo!! (vero Massimiliano? vero Luca?)




2 commenti:

gnarlydog ha detto...

dal tuo blog, e quello di altri Italiani, sembra che le pagaie tradizionali sono molto piu`in uso che qui` in Australia.
Vedo spesso foto di pagaie di legno (Greenland e Aleut) usate con kayak di vetroresina. Qui le pagaie sottili sono una rarita`...

Alexdemels ha detto...

Si, in Italia grazie all'associazione Sottocosta (www.sottocosta.it) in molti abbiamo potuto conoscere le pagaie greenland.
Secondo me in mare sono imbattibili... certo il "bow rudder" non viene benissimo ma per il resto sono eccellenti.