sabato 28 gennaio 2012

Kompleanno del Komandante

Oggi è uno di quei giorni in cui i gatti stanno accoccolati vicino alla stufa. Scelgono una sedia, un cuscino e dormono un sonno interrotto ogni tanto da due leccatine ai polpastrelli, alle spalle, uno sbadiglio e poi ancora... nanna.

Noi siamo li' sulla spiaggia di Recco, sono le 9,45: piove. Sara' ancora pioggia per tutto il giorno e si parla di neve in estensione da nord verso sud. Tutto sommato sarebbe bello veder nevicare sui kayak mentre si è in mare...: idea balzana, ma molto greenland!

Oggi faremo del freddo e l'umido assorbito dalle mani si infilera' su per le braccia dentro i dry suit, lungo la schiena e dentro le ossa. Siamo li': io, Alessandro, Massimo, e Cesare. I kayak sono a dominate colore rosso: 2 Tide Xplore, un Anas Acuta e il Baidarka bianco di Ale.

Ale e Massimo sono arrivati: saluti, un abbraccio di benvenuto e poi cercheremo di fare in fretta, ma non troppo. Non si andra' lontano, un salto a San Fruttuoso e ritorno. Ogni movimento è un rito e il carica-scarica, porta in spiaggia-parcheggia, vestiti...ricordati la pagaia...sono tutti momenti da gustare. Oggi sara' compagnia e mare per poche ore: godiamocele tutte, non perdiamo un solo minuto!

Appena ci si vede inizia un dialogo fitto: idee, opinioni, scafi, onde, mare, vento e ricordi che si fanno largo nella memoria. Si pagaia gia' a terra!

Non c'è previsione di vento, il mare dovrebbe starsene in pace. L'occhio lo guarda e non gli crede. Lui sa essere più' furbo di noi. Abbiamo anche imparato a non credere troppo alle previ-meteo, qualcosa lo abbiamo gia' pagato e cerchiamo sempre di non pagarne ancora. L'orizzonte infatti parla di onde, anche se li' davanti è piatto. Una leggera onda lunga da sud racconta qualcosa che arriva stanco da lontano. Aldila' della "Punta" troveremo di certo un po' di mosso: ovviamente si parla di Camogli e di Punta Chiappa.



Gli umori del cielo e del mare  sono gli stessi. Quando sei li' sulla spiaggia, li guardi entrambi e cerchi segni di lotta, di rassicurazione, o di allerta. Tutto è vestito di grigio scuro e argento. La' in fondo la linea dell'orizzonte indubbiamente è mossa: vedremo!

Dopo la "Punta" il mare non è mai quello che vedi aldiqua. L'arco della baia di Camogli è un piccolo laghetto nel grande mare, è cosi' protetto dai venti dei quadranti nord, sud ed est, tanto da creare un suo micro
clima.

Siamo in acqua, era ora!
Finalmente le mani toccano il mare e tutto dentro di noi inizia a cambiare.

Le prime pagaiate danno disagio, non hanno gli automatismi e l'armonia che troveremo tra un po'. Poche pagaiate e si entra nel porticciolo di Camogli. Ci infiliamo tra i gozzi ormeggiati; è uno zig zag tra cime, prue, timoni e catene di ancoraggi. Si respira puzza di gasolio, ma si vive quell'intimita' molto ligure, con quelle case dipinte che guardano lontano.

Oggi è giorno di pigrizia e non c'è nessuno in giro. Pippo deve aver trovato un amore stagionale e se n'è andato da questo autunno. Era più' di un anno che se ne stava li' a farsi coccolare dai pescatori e fotografare
dai turisti. Pippo ? Ah, gia', chi è? Un airone cenerino, che aveva occupato il vuoto lasciato da "Barbetta". Eh, beh, chi è...? Era un gatto nero e bianco, con mascherina bianca e pizzetto nero. Aveva il "suo"
pescatore, il decano di tutti quelli della cooperativa. Quando il gozzo del vecchio arrivava all'altezza del faro, Barbetta compariva, usciva dal suo rifugio. Gli andava incontro a suo modo, come sanno fare i gatti,
con quel finto disinteresse, movimenti lenti, dinoccolati, elastici.
Saltava su un gozzo ormeggiato, camminava in bilico su un remo, poi un altro salto su un timone e poi ancora un balzo su un'altra barca. Si fermava nel punto esatto dove si sarebbe fermato il gozzo in arrivo. In
cambio di tanta dedizione, lo aspettavano dei filetti senza lische di un pesce appena pescato! Vita da gatti e da aironi a Camogli!!!

Oggi il mare è da godere e non ci accorgiamo della pioggia. Per godercela tutta abbiamo scelto la rotta a pochi metri dalla riva. Giochiamo a passare tra gli scogli entriamo a porto Pidocchio. è sempre emozionante quel piccolo riparo, schiacciato sotto le pareti strapiombanti del monte di Portofino.




Lo Xplore di Massimo sembra un po' "appruato". Scopriremo che c'erano solo un paio di kg a prua, ma bastavano a modificarne il balance e renderlo meno giocherellone. Li metto nel day hatch e adesso Massimo mi sta attaccato alla poppa e giochiamo a ricamare tutta la costa a strapiombo.



Pagaiamo lungo quel confine precario tra l'onda che si schianta e la risacca di ritorno. è un gioco delicato, pericoloso, che va fatto con molta attenzione. I due Xplore sono incredibilmente maneggevoli: uno 5,50 di lunghezza, l'altro 5,30. Eppure si muovono agili come dei barchini.

San Fruttuoso è un luogo bellissimo, un angolo di storia struggente, remota e precaria.  Quando non c'è nessuno ritorna un' abbazia-tomba, una chiesa di culto, un luogo di visita con un qualcosa di magico. Dobbiamo andarcene in fretta, un comignolo fuma una sinistra puzza di plastica che ci appesta. San Fruttuoso ci manda via...

Ritoniamo spinti da onde disordinate ma efficienti. Al ritorno sono sul Anas, che si esprime al massimo. Fila come un delfino: su e giu', su e giu'. Lo lancio spostandomi in avanti per pochi secondi: lo spingi in
scivolata solo quando ti butti tutto indietro. Arrivo ad alzarmi dal sedile pur di puntare i piedi e allungare la schiena indietro, continuando a pagaiare. è un gioco che mi diverte come un ragazzo. Oggi in mare
festeggio i miei 61 anni da ragazzo e questo surfare è un gran bel regalo!!!

Cesare sta sperimentando i nervi tesi di Xplore-s, Massimo lo vedo li' dietro, ma l'Anas non lo "becchi" se le onde sono importanti e rotte, Ale è la' fuori a frustare il suo Baidarka! Alèalèalè...!!!! Corriamo veloci e dimezziamo i tempi dell'andata.

Il Ikdm non puo' venir meno alla sua natura, al suo dna: si finisce con pizzata (incrocio tra pizza e focaccia al formaggio) e grigliatadi pesce.

Ciao ciao ciao... e...intanto...: W il kayak da merenda!!!!

Antonio

Greenland 550 - test

Nelle ultime due settimane ho potuto testare il Greenland 550 con due uscite in mare e una sul fiume Adda dove è piatto, a Trezzo.
In the last two weeks I have tested the Greenland 550 twice in the sea and once in flat water (river Adda at Trezzo).

Le prime parole che mi vengono sono: agilità, sensibilità e velocità. 
The first word which come to my mind are: agility, sensibility and speed.

Agilità perchè la barca risponde tantissimo all'edging e curva subito, sensibilità perchè lo scafo sente il mare, velocità perchè la barca è veramente scorrevole, specialmente in surfata.
Agility because the boat is reactive to edging and it turns quickly, sensibility because the boat feels the sea, speed because the boat glides easily, expecially in the surf.

La stabilità secondaria è buona, non ho fatto fatica ad usare la barca anche con un'onda media (1 m circa), anche se all'inizio i fianchi molto sfilati danno la sensazione di ballare (stabilità primaria bassa).
The secondary stability is good, I haven't had any problem with 1 m waves, anyway the first feel is of tippiness (primary stability low).

Rollare rolla bene... ma questo era scontato.
Great rolling machine, but this is obvious.

Non ho incontrato molto vento per cui non ho un giudizio in materia, comunque ponti bassi, hard chine e skeg dovrebbero permettere una buona prestazione.
I did not find much wind so I cannot judge the behavior in wind, anyway the low profile, the hard chine and skeg should allow a good performance.

Sull'acqua piatta (fiume Adda prima della diga) la barca non è così veloce come in mare, ma questo è tipico di tutti gli hard chine.
On flat water (river Adda on a lake before a dam) the speed is not so high as in the sea, but this is typical of all hard chined boats.

Il pozzetto è abitabile eccetto che per i piedi più lunghi, il mio 45 non ci sta se non a patto di inclinare un po' i piedi.
The cockpit offers lot of space except in the foot area, I have size 45 and I had to keep the feet tilted.

Non conoscendo la barca ho cercato di comprenderla anche attraverso un paragone con i design storici.
Farò delle grossolane semplificazioni ma credo l'idea di base sia buona.
Having little knowledge of this boat I tried to understand more through the hystorical design.
I will grossly approximate, but I think the basic idea is correct.

La barca è accomunabile ad un east greenland kayak, lunga, sottile, con i fianchi sfilati e un rocker basso-moderato.
The boat is similar to an east greenland kayak, long, fine, having flared sides and low-medium rocker.

Per chiarire cosa intendo, riporto qui sotto due esempi, presi dall'ottimo libro "KOG Kayaks of Greenland" di Harvey Golden
To clarify what I mean, I attach two plates taken from the very nice book "KOG Kayaks of Greenland" from Harvey Golden.

Il primo è un East greenland, kayak a cui assomiglia il 550, mentre il secondo è un West Greenland, kayak da cui discendono le canoe come l'Anas Acuta.
The first is an East greenland, similar to 550, the second is a West Greenland, the breed of the Anas acuta.




Si vede bene come l'east abbia fianchi sfilati, fondo quasi piatto e sia basso.
You can clearly see the difference of the east version in flared sides, almost flat bottom and low side profile.

L'avere velocità unita a manovrabilità è la caratteristica più strana del 550 (di solito le due cose non vanno assieme tanto facilmente). Credo questo sia una caratteristica del design east greenland. Questo vantaggio "si paga" di contro con una solidità di appoggio laterale più bassa rispetto ai west greenland come l'anas acuta e il kayak tende a bucare le onde anzichè saltarci sopra.
Having speed together with agility is the most strange characteristic of the 550 (the two things usually do not go easily together). I think this is a typical behavior of the east greenland design. On the other side the lateral support is more limited than the west greenland (eg the Anas acuta) and the 550 goes through the waves more than jumping on them.

In definitiva ho trovato una barca interessante dal punto di vista del design anche sotto il profilo storico e da un insieme non banale di caratteristiche quali velocità e manovrabilità.
So I found an interesting kayak both under the hystorical profile and having these two not-easily-put-together characteristics such as speed and manouvrability. 


sabato 14 gennaio 2012

Greenland 550

Giovedì scorso ho ritirato un Greenland 550 da CS Canoe (http:\\www.cscanoe.com) con l'intenzione di provarlo per decidere se acquistarlo o meno. Inizio a descrivere un po' la barca in attesa della prova in mare.
Last thursday I got a kayak model Greenland 550 from CS Canoe with the idea to test it and maybe purchase it. Some description before a test in the sea.

Si tratta di un kayak di concezione groenlandese ispirato al Qaanaaq ma decisamente diverso nelle misure (5,5 m and 50 cm)
This is a greenland kayak, looking quite similar to a Qaanaaq despite the different size.



Il gavone anteriore è da 24 cm perfettamente incassato.
The front hatch is 10" and is installed perfectly flush to the deck.


Il pozzetto è molto ampio, quasi un key-hole, aggancia molto preciso (anche se io preferisco l'oceanico...), ottimo il sedile fisso avvolgente.
The cockpit is a keyhole type, the fit is precise (I prefer the ocean cockpit anyway...), the seat pan is fixed and correctly shaped.



Il gavone posteriore ha il tappo ovale che permette di far passare gli oggetti più lunghi. Lo spazio sotto i ponti è comunque poco.
The rear hatch is oval and allows to fill larger objects. Anyway the storage space is limited.

Il rocker è medio, poppa e prua decisamente filanti.
The boat has a medium rocker, bow and stern are slim.


I fianchi sono ben sfilati, in accordo allo stile delle barche east greenland. Ciò dovrebbe conferire una buona velocità e capacità di risalire il vento. Idem per il rolling.
The sides are well flared, according the east greenland style. This should give a good speed expecially upwind. Same for the rolling, it should be quite easy.




Lo scafo è dotato di un generoso skeg, direi utile vedendo la sbananatura (rocker).
The hull has a generous skeg, which I suppose useful given the rocker.


Per la prova no ho resistito a togliere la barra dei piedi ed installare un tampone provvisorio.
To test the boat I preferred to remove the foot bar and to install a temporary plate.






sabato 7 gennaio 2012

Accessori

D'inverno pagaio normalmente con un dry-suit cioè con un tutone monopezzo stagno, il tutto mi da grande comfort di movimento (meno freno dei movimenti rispetto alle mute di neoprene) e grande sicurezza (puoi saltare in acqua in ogni momento e non senti assolutamente il freddo).

L'unico problema è che queste tute non traspirano, se pagai tanto sudi e tendi a ritrovarti bagnato dalla condensa.
Al mare la cosa non è terribile, il clima non è poi così freddo, basta aprire la tuta una volta a terra e lasciare uscire la condensa



Se invece pagaio all'Adda, specialmente a Trezzo, l'arrivo è in ombra, spesso e volentieri con ghiaccio... li il freddo dovuto all'umidità lo senti subito. E' necessario cambiarsi in fretta.

Per questa evenienza abbiamo trovato un utile accessorio, ti tiene al caldo mentre ti cambi e ti evita l'arresto per nudità in pubblico.

Inoltre permette sceniche rappresentazioni di cappa e di spad...pagaia volevo dire!