sabato 30 aprile 2022

Un po' di ordine

Il viaggio fatto per recuperare l'Anas mi ha portato sino a casa di Gaetano dove ho visto una bella rastrelliera per appendere le pagaie, pochi giorni dopo ho seguito l'esempio e miracolo! è venuta abbastanza diritta! :-)







lunedì 18 aprile 2022

Testing the Anas

Per Pasqua AdB ed io siamo tornati a Sottomarina con le famiglie per gustare la cucina locale e per testare ancora noi stessi e i kayak nelle onde.

Nell'occasione della vacanzina abbiamo trovato un paio d'ore e siamo usciti in mezzo a delle onde non fortissime ma che spingevano con un ritmo abbastanza serrato, io questa volta ho portato l'Anas appena preso e AdB il suo fido Echo.


E' andato tutto bene nonostante un errore che ci poteva costare caro: viste le onde abbastanza serrate abbiamo pensato di uscire in un punto dove dei frangiflutti sommersi le smorzavano un po', logica fallace, vai bene prima ma patisci poi.

Infatti fino a che eravamo dietro al frangiflutto tutto bene ma appena ci siamo portati sopra onda ci siamo resi conto che le rocce erano molto affilate e proprio a filo d'acqua e le onde all'esterno si accavallavano dando botte a tempo ravvicinato.

Risultato: immediato affanno e discreto spavento di finire sbattuti sulle rocce, alla terza onda avevo oramai il kayak quasi in candela, salivazione a zero e tremarella alle gambe... la fifa fa miracoli si è pagaiato con tutte le forze e siamo passati.

Belle surfatone al largo, l'Anas è precisissimo, lo si controlla al centimetro anche se in velocità tende ad alzare una lama d'acqua dal fianco ingaggiato e te la tira nel naso.

Ancora un po' di apprensione al rientro per le onde che viste da dietro "scoppiavano" d'aria nel frangere... ci vuole tempo per abituarsi all'effetto.

Al ritorno eravamo chiaramente carichi di adrenalina...




Tornando all'Anas Acuta i suoi plus stanno nel controllo, nell'appoggio solido, nella facilità di girarsi a fine surfata per risalire subito di prua senza prendere schiaffi laterali dalle onde seguenti.

La parte dove continuo a preferire il 550 è il bilanciamento dei volumi tra prua e poppa, il 550 buca di più le onde e soffre di meno ad uscire contro onde forti.

Insomma il primo test dell'Anas mi ha dato davvero tante sensazioni confermando che è una barca adattissima al surf.

Alla prossima!




lunedì 11 aprile 2022

Finally mine!

Ho sempre desiderato avere un' Anas Acuta, l'ho sempre considerata una barca troppo bella e troppo importante nella storia del kayak per non averla nella mia flotta.

Se aggiungiamo i racconti e le foto di Duilio e delle sue surfate con un Anas, non farete fatica a capire come mai, non appena ho avuto notizia che ce ne era uno in vendita, io l'abbia immediatamente confermato. 


Si trattava inoltre di una mia vecchia conoscenza, l'Anas di Antonio che avevo già pagaiato diverse volte in passato (vedi mio post del Marzo 2012) e che era finito alla Imma, amica di Gaetano.

Ho aspettato la giusta occasione per scendere a Vietri, per portare un kayak a Duilio, per un saluto a Gaetano e per ritirare il kayak dalla Imma che gentilissima lo ha tenuto da parte per me.

Appena rientrato a casa non ho resistito dal fare un confronto col mio 550, trovo che siano entrambi due kayak stupendi.

  

  

 



Sono molto simili eppure così diversi, il 550 filante e puntuto, è una barca che scorre in tutte le condizioni, piatto o mosso che sia e che chiede un certo equilibrio, l'Anas più lento sul piatto ma pronto per affrontare le onde forte dei sui fianchi diritti e squadrati.

Entrambi di ispirazione greenland, entrambi con un ottimo pozzetto oceanico, sarà sempre una battaglia decidere quale prendere su!