martedì 27 dicembre 2011

Taitanic

A Santo Stefano il Tino ed io abbiamo fatto quasi tre ore di pagaiata nella corrente dell'Adda, sole, molto freddo (ghiaccio in partenza), acqua limpida e bassa su cui abbiamo fatto scorrere veloci i nostri Baidarka.

Siamo risaliti alla zona di "ondine statiche" sotto alla centrale e avrei voluto avere la  telecamera di Cesare per filmare il Baidarka del Tino che surfava preciso senza che lui nemmeno mettesse la pagaia in acqua.

Diciamo che la giornata si è chiusa con un pareggio sulle calorie del giorno prima...

All'arrivo due "interessanti imbarcazioni", una con il ghiaccio e, data la presenza di ghiaccio, non poteva mancare il "Taitanic"


giovedì 22 dicembre 2011

Winter time...is kayak time!

Domenica 18 meravigliosa pagaiata di quasi tre ore a zonzo tra Bergeggi e capo Noli.

Abbiamo preso un po' di vento sotto Capo Noli, con aria da N quindi fredda, ma le provvidenziali moffole per le mani (unite a dry-suit e coppola di neoprene) mi hanno permesso di pagaiare al calduccio.

Si era tra i soliti:
Massimo sul suo Xplore
Antonio su Greenland 515
Cesare (resgista e indigeno) su Sirius S
Alessandro su Baidarka

... come sempre è finita "gambe sotto il tavolo" (no news...lo so)

Un po' di immagini grazie all'ottimo filmato di Cesare.


Buon Natale!!


martedì 20 dicembre 2011

Eskimo a pala lunga

E va bene... dopo che me lo avete chiesto tante volte.... cedo e vi mostro come si fa veramente bene un "eskimo a pala lunga"

Si tratta di una tecnica decisamente facile da padroneggiare nelle sue mosse di base.. tuttavia sono possibili infiniti perfezionamenti  e nessuno può credere di essere arrivato al massimo livello.


Qui potete vedere un grado abbastanza avanzato, diciamo 7° brandacujun....

:-))

domenica 18 dicembre 2011

Ultima uscita prima di Natale

Guardo le poche foto che ho fatto stamane, una in particolare è la mia preferita : il Sirius S di Cesare e il mio 515 Cs sono affiancati. Il primo come al solito non è perpendicolare, sta storto, sbilanciato su un fianco; l'altro a pochi cm sembra la sua metà, esile, sottile, inconsistente.


Le loro prue puntano lontano a quel mare di piombo fuso, con striature di argento. Il cielo è pieno di vento e nuvole nere su uno sfondo grigio scuro, minaccioso. è arrivato l'inverno e fa freddo, le mani soffrono. Occasionali bagliori di luce grigia, più' intensa, fanno capire che da qualche parte c'è sole. All'orizzonte un'enorme tromba marina esibisce la sua colonna grigia, grande nonostante  la distanza di oltre 15 miglia; era laggiù che troneggiava in mezzo ad uno squarcio di sereno, magnifica e terrorizzante. Ad occhio la linea del mare all'orizzonte è irrequieta, movimentata dal mare forza 9, non ancora pago di tutta la tempesta dei giorni scorsi !  Sottocosta arriva solo una debole onda di fondo proveniente da ovest e non più' di mezzo metro di onde superficiali, movimentate e pasticciate dal vento in rotazione da nord ovest, a nord est.


I due kayak stanno su quel confine precario tra acqua e sabbia; sembrano nascondere una loro vita e sembrano sapere che tra poco saranno loro i protagonisti. Sembrano corpi immobili in recupero di forze, animati da uno spirito paziente, in attesa della partenza. Mi ricordano quei cavalli sellati che aspettano i fantini; impazienti mordono il morso e con malcelato nervosismo ogni tanto scalciano le mosche, anche se non ci sono
e sbattono la coda come una frusta. Anche gli animali hanno una loro gestualità, un corpo che parla, comunica, racconta, mette in guardia, perdona.

I due kayak se ne stanno immobili, oggetti inanimati che faccio fatica a catalogare come pezzi di plastica, come bacinelle per il bucato. Parlano al mio corpo una lingua che li fa tutti diversi, ognuno con l'anima del progettista, del creatore. Spesso il loro è un racconto d'avventura, altre uno scontro di sfida. Sono armi vulnerabili, minime, poca cosa contro tutto quel mare, quella potenza immensa. Il kayak è un mezzo marino di eccellenza perchè è "furbo", sgusciante, sfreccia, buca; si adatta a tutto col solo limite tecnico di chi si porta dentro.

Li guardo e scopro un mio attaccamento a quelle forme, a quei caratteri, tanto da sentirli vivi, partecipi.

Oggi è il giorno per la prova del Cs 515 su mosso e non so se sarà la gioia di un battesimo, una speranza delusa, un dubbio invalicabile. Non so se sarò capace di stare in groppa a quei 12 kg presi in ostaggio dal mare e dalle sue onde. Chissà ! Ho anche una pagaia nuova di zecca, di cui non so nulla, gemella dell'Alpine che Yannik mi ha sostituito.

Ho sofferto per una mezz'ora e poi è stato gioco e divertimento allo stato puro, giovane. I 12kg del 515 e le sue misure hanno confermato una forma minima, intelligente, ben studiata. Non è mai andato in crisi, anche quando ho scelto rotte dove le onde arrivavano dal tre quarti dietro e di fianco, incrociate ed ideali per sbilanciare. Prua giù nel cavo dell'onda e poppa fuori, con la pancia a farsi massaggiare dalla cresta dell'onda, così mi ha memorizzato Alessandro. Io posso confermare che lo strumento era giusto e il musicante si è  salvato come ha potuto. Lascio il giudizio agl'altri; io mi sono divertito tantissimo. Tutti gli altri li ho visti poco, salvo quando me li sono visti passare davanti (Massimooo!!!), composti, padroni dei loro scafi, belli come cavalieri romantici su destrieri slanciati, con sullo sfondo un cielo da temporale !

Tra il tanto giocare non e' mancato il tempo per le cose serie . Prima di tutto il regista Cesare con la sua micro telecamera impegnato a far riprese e poi "un salvataggio" .... : due windsurfisti in acqua , senza vento e a corto di energie erano in difficolta' evidente . Li abbiamo raggiunti e quindi un traino di due terzi di miglio, quindi spiaggiati tra mille grazie e auguri ....

Ancora poche righe , mi tocca da vecchio della compagnia e lo faccio molto volentieri , di cuore : a nome di tutti gli abituè del IKDM,  caro Luciano , oltre agli auguri anche un grande abbraccio di affetto da estendere al Nesca... a Gau... a Piero... a tutta la famiglia della pagaia e alla tua famiglia !!!!!!!!

Auguri !!!!
Antonio Colantuoni




martedì 13 dicembre 2011

Is kayaking a modern sport?

Una volta alla domenica d'inverno prendevo la macchina e me ne andavo a sciare...

Oggi ancora tiro su la macchina, metto qualcosa sul tetto, guido sino ad una località di vacanza e mi metto a fare sport con quanto mi sono portato addietro.

Con qualche differenza:
- non c'è mai coda per strada
- dove vado ci sono dieci gradi in più di casa mia e non dieci in meno
- non pago lo skipass
- i ristoranti sono sempre liberi

Dunque ho trovato nel kayak da mare una MODERNA soluzione ALTERNATIVA allo sci?

Per l'ALTERNATIVA direi di si... per la MODERNITA'.... giudicate voi.


(photo from "Qayaq" di David Zimmerly, p. 53)

lunedì 5 dicembre 2011

Ciao!!!

E' una parolina minuscola, ha stranamente 3 vocali e una sola consonante. E' tra le più' usate non solo in Italia. La pronuncia scivola sulla "i", per allungarsi su una "a", per dare sfogo all'ultima sonorità della "o". E' il saluto per eccellenza, quello più amichevole e senza i fronzoli e i riccioli di un "arrrrrrrivederci". Detta cosi' sembrerebbe cosa ovvia e vi chederete che senso abbia parlare di "ciao" e non di Wiskie : tempo al tempo, mai precipitare le cose.


Ieri il mare era vivace e alla bocca tra Palmaria e Portovenere a tratti arrivavano per prime cavallerie armate, che oggi daranno grande battaglia. Onde con qualche schiuma e rese irregolari dai rimbalzi, giusto all'imboccatura. Era giorno da surf e divertimento all'adrenalina. In pratica c'era chi navigava, chi cercava di star su' e chi correva dietro a tutte le onde posssibili, a caccia di surf anche sulle increspature. Alessandro, Antonio, Massimo e non solo...che cosa hanno fatto ? Surf...surf...surf..., tanto che devo tacere ogni acciacco che immediatamente....

Eravamo sulla via del ritorno, stavo cercando di non perdere un treno di onde medie, che il Sirius agganciava, se gli davo una mano : tutto avanti in accelerata maxe poi tutto indietro, quasi sdraiato. Godevo di tutto, del movimento, dell'acqua verde, di quella sensazione di velocità e di rapina ! Surfare è rubare qualcosa al mare, è una furberia. Ogni aggancio è un applauso dentro, che ti fa sentire "ganzo" ! Me la stavo godendo al max, non avevo nessuno davanti e mi stavo dicendo "bravo vecchio...te la cavi nonostante tutto..." e mentre vedevo la prua annusare il cavo di un'ondina....sento subito dietro un sibili, non esattamente, una sciabolata..."CIAO!!!!!!" !!! Ma che ka..zzz....ooo ! Maleficioooo, merdaaa ! Massimo, il mio "figliol prodigo", il mio "compare di Tide", spinto a siluro su una cresta, su quella stessa che affannosamente cercavo di agganciare, mi è passato quasi sulla testa come un bombardiere, mi ha sparato una raffica, un CIAOOO...a tradimento e......
Bello quel Ciao, urlato, potente, lo stesso che "sparo" a chi non c'era, con un abbraccio a chi avrebbe dovuto e mancava là in mezzo. Mi sarebbe piaciuto sentire unsecondo "ciao" ! Un abbraccio a tutti e grazie, pardon, Ciaoooo
Antonio Colantuoni

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Fino ad oggi è stato così. Lo vedevo, mio mentore, come a cavallo del destriero, spavaldo e padrone, aggirarsi sui suoi poderi fatti di onde e di surf.

Ascoltandolo lo ammiravo per come parlava di ammaestrare kayak e cavalloni. Poi lo vedevo fare le stesse cose, con la stessa semplice perfezione.

Capisce il kayak, capisce l'onda, la vede arrivare, la invita a giocare. Si mette in equilibrio li dove serve e lo mantiene con un piccolo avanti e indietro. E l'insieme uomo, kayak, onda, movimento diventano un lungo, leggero perfetto interminabile invidiabile movimento di surfata.

E mentre io arranco per raggiungerlo, lui sorride e guarda ( belin d'un lombardo...quando imparerai...???).
Ma oggi, dopo aver tanto visto fare i surf da Lui,
Il Tide ha sentito l'onda, ci siamo alzati, ci siamo messi nel punto di cui per tante volte ho sentito parlare...

Ed ecco che ci siamo agganciati a quell'onda all'inseguimento della leggenda, del Maestro, dell'irraggiungibile e.......

CiaoOOooOOoo.....!!!

Ma se ci sono riuscito lo devo a Lui che 
tenta di insegnarmi (belin d'un lombardo...) 
tenta di farmi imparare... 
tenta di farmi capire... 
e mi dice di non cadere nelle Ingegneristiche tentazioni....

Grazie a tutti gli Amici dell'IKDM e.....
Ciao!

Massimo

domenica 4 dicembre 2011

Wiskie 2011

Come ogni anno, nonostante i problemi di alluvione sofferti dalla zona di Ameglia, ci siamo potuti ritrovare per il Wi.s.k.i.e. (Winter Sea Kayak Italian Event) all'Hotel Ala Bianca.

Organizzazione sempre impeccabile da parte di Luciano, hotel già dal venerdì sera, uscita al sabato da Le Grazie, cena in salone dedicato a noi kayakisti ed amici, serata con presentazione del viaggio "Rounditalycruise" di Guido Grugnola (http://www.rounditalycruise.it/), il tutto condito da una infinità di piacevoli chiacchere in materia di kayak e di mare.

Unico neo alla domenica... troppo mare e quindi abbiamo optato per un rientro anticipato. Chi va per mare sa che qualche volta ci sta anche restare a terra.

Qualche foto, per gentile concessione del Komandante Antonio.


Massimiliano mi ha riportato il mio vecchio Baidarka "Wee daffin" giusto una settimana prima del  Wiskie 2011... potevo lasciarlo a casa? Certo che no!




giovedì 1 dicembre 2011

A beautiful day

Quiet paddling around Portofino coast, Italy.