lunedì 12 novembre 2012

Giretto in Adda a Trezzo


Ieri 11 Novembre, pagaiata solitaria sull'Adda, situazione di piena, corrente gonfia di fango e con diversi tronchi e rami che venivano giù in ordine sparso portati dalla corrente.
Turbini veloci e masse d'acqua che ribollivano da sotto il pelo della corrente
Sono partito sotto una pioggerellina leggera che poi è diventata decisa e battente per la metà del tempo.
Bellissimo.
Avevo dimenticato persino di mettere il disco orario alla macchina, ma in quelle condizioni di vigili non se n'è visti ed è andata bene...

venerdì 9 novembre 2012

XX miglia


Eravamo in pochi, mancavano tanti amici del IKDM. Sarebbe stato bello esserci tutti, ma ormai e' quasi impossibile. Mettiamo da parte i rimpianti e parliamo di quei 3 giorni di XXmiglia, passati a parlare di tutto e di niente, ospiti invadenti di Ermanno e del Professore.  

La Liguria del Far West scivola verso la Provenza, e' ancora Italia per pochissimi chilometri, non e' ancora Cote d'Azur, ma forse non e' piu' Liguria. In questi anni con l'euro sono spariti i confini degli stati, estinte le dogane, ma la differenza tra i Balzi Rossi e Menton  rimane qualcosa di solido. Non ci si e' ancora mischiati e forse non lo faremo mai. E'come l'estremo Levante, che respira aria di Lunigiana e di Toscana. Mi sono chiesto se questa provvisorieta' stia in quella forma a curva: una salita di qua ed una discesa di la'. Sara' perche' e' una regione stretta e lunga come una banana, sara' che si deve stiracchiare da tutto Est a tutto Ovest per star dietro al correre del tempo: la mia Liguria e' provvisoria e non saprei se e' mare o terra. Stare in Liguria e' guardare il mare dall'alto, seduti sotto un albero d'ulivo. Da li' ci si sente confortare dalla solidita' delle montagne, salvo poi vederle sciogliersi sotto le piogge torrenziali. Ed ecco ricomparire quella sensazione di provvisorieta' con cui si deve convivere per stare in Liguria. Sentimenti e pensieri che perseguitavano gli spalloni sui sentieri del contrabbando tra Latte e Menton. Chissa' quante storie e paure sono scritte in quelle montagne che sovrastano la bellezza solare dei giardini Hanbury a Mortola inferiore! 

Nel ponte di Ognissanti eravamo in cinque (io, Alessandro,Tino,Massimo,Ermanno). Si e' pagaiato da XXmiglia a Menton. Il mare ci ha regalato una tregua, un intermezzo tra una libecciata e un'altra . E' stato uno slot di poche ore e ne abbiamo subito approfittato. 

(il gruppo a Menton)

(la pagaiata di sabato)


Strano questo mare di confine, mi invita ad andare lontano. D'istinto pagaierei fin sotto l'Esterel e poi avanti verso ovest fino a Saint Tropez ...Maseille...St.Marie de la Mere..Costa Brava...Baleari...Gibraltar... Passerei in Atlantico e sarei eccitato a sentire la sua onda lunga come il respiro di un gigante addormentato. Certo in mezzo c'e' il Golfo del Leone...le correnti che spingono al contrario e il rigetto del grande oceano... Qui nell'estremo Ponente non si sa piu' dove si e' e per questo ho avuto la sensazione di dover passare da li' per caricare gli amici di XXmiglia e ...andare...andare...sparire in un altrove lontano e avventuroso.
 
Alla prossima ragazzi e un abbraccio forte agli assenti . La fotografia qui sotto e' il mio sguardo verso Ovest.... 


Grazie Ermanno, grazie Professore e un saluto speciale anche a Fernando!

(testo by A. Colantuoni)