sabato 10 ottobre 2020

Tuilik della Reed

Quando io e l'Ale DeB abbiamo comperato il Nordkapp LV usato, inaspettatamente, il venditore ci ha dato anche un Tuilik della Reed e, botta di c... è della mia misura.


Oggi l'ho finalmente provato e devo dire che uno dei vantaggi del Tuilik è il fatto che permette una "continuità di microclima" tra il corpo e l'interno del pozzetto: in pratica quando pagai sudi ma gran parte dell'umidità può circolare e toccando lo scafo che è più freddo del corpo la condensa si fa sul fondo e non addosso... non è un dettaglio da poco.

Il ragionamento torna con tutte le accortezze che avevano gli Inuit per evitare che il sudore gli si freddasse addosso, ingegnoso come tanti altri aspetti del kayak artico.

Le braccia e la zona collo rimangono comunque calde, non male per le spalle e per la cervicale ma si potrebbe pensare ad una zip di 20 cm sul petto da aprire nei momenti di calma per areare anche la parte alta.

La cosa che però mi è piaciuta di più è come ti rende "idrodinamico" sott'acqua, grazie all'aria intrappolata e anche per la mancanza del salvagente (giusto per i roll) scivoli sotto il kayak senza resistenza.

L'effetto si vede bene nel primo roll che ho fatto, non mi aspettavo di avere così poca resistenza e son risalito così di slancio che a momenti cadevo dal lato opposto :-)



Un bell'aggeggino, peccato si debba customizzare per il pozzetto e quindi ne servono diversi per diversi kayak... un poco dispendioso direi.

Mi piacerebbe prenderne uno per il mio Greenland ma per ora mi accontento di usare questo del Nordkapp.




2 commenti:

Nolby ha detto...

ciao, mi sa che ti ho visto mentre scaricavi il kayak... sono passato con tre kayak sul tetto di una Fabia bianca, diretto a Bellagio.

Alexdemels ha detto...

Se era al mattino ero io, al pomeriggio il mio socio "de kayak"
Ciao!