lunedì 10 febbraio 2014

More about Greenland 550

Sabato ho fatto una veloce uscita sul lago di Como con il Riki che si trova in Italia per qualche giorno, ne ho approfittato per qualche foto a terra di confronto tra il Greenland 550 e il Baidarka Explorer, entrambi di CS Canoe.

L'ottica del telefonino non è il massimo e allunga un po' le forme, comunque è innegabile la forma piena e compatta del Baidarka in confronto agli slanci di prua e poppa del 550





Sul 550 dopo qualche tentativo ho trovato il mio optimum con un poggia schiena fatto da un blocco di gomma espansa installato di traverso incollato alla paratia posteriore e levigato più o meno secondo la curvatura della schiena.

Il sedile di gomma asportabile non c'è in foto... lo dovevo ancora infilare in canoa.

Alcune considerazioni sulla zona pozzetto sono:

- il comando dello skeg l'ho chiesto dietro al pozzetto così da avere la zona frontale libera da qualsiasi impedimento. In questo modo si può pagaiare basso basso senza pensiero di "prender dentro" in qualche sporgenza sul ponte, in effetti il tutto è comodo e il comando si raggiunge comunque bene.

- il comando dello skeg arretrato è una soluzione compatta (non si attraversa la paratia principale dietro la schiena, c'è meno lunghezza di cavo) che in più evita un ingombro interno dove si appoggiano le gambe.



- i cordami partono una spanna più avanti dal pozzetto, sempre per libertà di pagaiata e per non aver alcun fitting interno dove si appoggiano gambe e ginocchia.

- il pozzetto è effettivamente molto compatto ma grazie al ponte regolare credo sarebbe facile per CS tagliare e realizzare in opera altri profili più o meno generosi.

Per quanto riguarda la stabilità faccio riferimento al resoconto del Riki che non pagaiava da quasi un anno (vive ai caraibi, posto dove i kayak non vanno per la maggiore).
Risalendo su un kayak dopo un po' di tempo di fermo si è di solito disabituati alla stabilità dei kayak e si diventa giudici più severi... però mi ha confermato la buonissima fruibilità del 550 che non è poi difficile come si potrebbe pensare.

Il tempo è stato orribile (pioggia, freddo, grigio, cime coperte di nebbia e neve) ma perfettamente in linea con lo spirito dell'imbarcazione.

Adesso mi manca solo la prova in mare .....



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