lunedì 13 febbraio 2012

Two.. below zero

Entro dentro alla mia Meridian Kokatat nuova fiammante : confortevole, anche se l'avrei acquistata una mezza taglia più' grande. Quella successiva era troppo più' grande!
Siamo nel mio box, i kayak sono sul tetto della macchina, tutto e' stato caricato. Mi contorco e mentre mi infilo dentro a questa "camicia di forza", faccio un ultimo check dell'attrezzatura: i paraspruzzi...le pagaie..il paddlefloat..etc..etc..  quanta roba ci portiamo dietro? Non so, forse ha ragione la Alda: "abbiamo troppi aggeggi, o siamo troppo maniaci". A me sembra di aver bisogno di tutto e a NY lo scorso week end ho comperato un'altra borsata di ammennicoli, oltre a questo tutone rosso, che, una volta indossato, non mi accorgo di averlo addosso.

Il freddo oggi morde e le mani sono gelate. Riusciremo a farci una pagaiata rilassata e non sofferente? Boh?

Cesare e' gia' pronto , io armeggio... Alla fine si va! Peccato che Ale sia stato bloccato dal mal di gola e Massimo...Tino...con lui !

L'anno scorso avevamo tutti insieme rubato un giorno di primavera all'inverno. Quest'anno temo che si rifara' con gli interessi. Eravamo tutti quanti a Framura; tolte le tute stagne, si rimase in costume da bagno al sole ad asciugare pelli bianche ed attrezzature. Era stata una giornata di quelle da ricordare, un simbolo del nostro"kayak da merenda": il menu marino era ricco di.. salame.. polpette.. totanetti in umido... tomini di capra... e... dolci...!!! Fu una gran mangiata, dormita e una bella pagaiata.

Oggi litigo con il freddo, non mi garba. Sciavo senza guanti e adesso ad una temperatura ridicola rispetto a quelle...! Tempi, anni diversi...chissa'! Il freddo ormai mi priva di mobilita', le dita non articolano i movimenti, la forza scema e finisce chissa' dove. Mi sento come un marchingegno di ferro attaccato dalla ruggine: cigolo, sfrigolo, mi inchiodo.
Con il freddo entrare in acqua e' repulsivo. Cerchiamo un pezzo di risacca ,dove potremo bagnarci meno possibile e..

Ci siamo, la riva e' gia' sparita, si galleggia ; le leggi della fisica di colpo sono cambiate. Ero un bipede eretto in un equilibrio strano, lungo lungo appoggiato su un nulla; adesso sono un oggetto lungo ripiegato su se stesso , con il baricentro sotto il sedere.

Sono 15gg che non pagaio, ma non si giustifica questa disarmonia. Oggi non va per niente. Sara' il freddo, quel sentirsi uno stoccafisso...ma sono decisamente a disagio. Non dico nulla a Cesare, che e' gia' laggiu' a cercare soggetti per le sue inquadrature . Non "sento" l'acqua ! Maledizione, mi viene rabbia! Per fortuna non ho preso "l'acciuga" il 515! Mi sento poco sicuro... sull'Anas...che e' tutto dire.

Sfilo i guanti : trovato il colpevole! Mi mancava la sensibilita' della mano. Mi era gia' successo , ma non ci si pensa mai abbastanza . Mano e pagaia sono due sensori che trasferiscono i dati al cervello . Il mare racconta , la pagaia raccoglie il messaggio, la mano capisce e il cervello traduce e.... Quei guanti di "emme"..., e il racconto del mare si perdeva chissa' dove. Quante cose dice il mare alle mani? Senti la sua temperatura e la sua forza; lo senti sotto e lo senti sopra... Il padrone oggi non ha la voce rabbiosa, ha solo un po' i nervi tesi dal vento.

Le mani erano surgelate nei guanti, mi "facevano male": adesso l'acqua tiepida me le ha scaldate e sto meglio, riesco a pagaiare più' rilassato.
E' davvero disagevole sentire quelle stesse sensazioni dell'inizio: poco equilibrio, reazioni scoordinate, rigidita' di bacino, estraneita' liquida del mare... Quando stai bene il mare ti sembra " una superficie solida" a cui affidarsi...agganciarsi...appoggiarsi... Possibile che due guanti sottili...???

Bella, Ale, questa pagaiata di freddo e di inverno : ti sarebbe piaciuta parecchio!

Continuo usando i verbi al presente, mi aiuta a rivivere meglio le sensazioni vissute Foglie in acqua , vento nel cielo, mare agitato all'orizzonte, aria piena di umido: Camogli e' più' deserta che mai. Tutto il mare e' solo per noi.
Cesare pagaia su Xplore , io con il mio Anas; i nostri scafi rossi sono prigionieri di questo bozzolo grigio, si ribellano e sparano una brillantezza fluorescente. Strane quelle ondine che arrivavano da ovest. Da ovest? Vento medio forte da nord est e ...? "Cesare pensa cosa vuoi, ma a me non piacciono" . Sembrano scie di barchini, solo un po' sparagliate da increspature e qualcos'altro... Si va a Porto Pidocchio e qualcosa mi mette
in allerta. Guardo e non vedo , guardo e non capisco tutte quelle schiumette laggiu'. Le onde adesso fanno surfare e il gioco prevale sulla prudenza. Si corre, si scivola, si scherza. Quelle schiume la' in mezzo?
Sono li' a poca distanza e si stanno moltiplicando. Devo approdare a Porto Pidocchio per cause di forza maggiore . Mai più' qui, senza qualcosa da dare ai gatti! Quel micio grigio me lo portero' sulla coscienza , aveva una fame di quelle che cancellano ogni timore. Sarebbe venuto in kayak con me pur di salvarsi dal suo digiuno .

Adesso entrano onde anche qui ; usciamo da Porto Pidocchio e inizamo subito la salita. Dobbiamo scegliere una rotta diagonale: non si avanza ! Belle queste onde,.. averle da dietro..!!! La scelta e' efficace e la "Casa del Generale", quella bella signora del primo 900 seduta sulla scogliera, piano piano ci congeda: arrivederci contessa, spero di rivederla presto! Si pagaia di potenza e si spancia tra un'onda e l'altra: ci si diverte !
Kokatat e il suo goretex fanno il loro dovere ; le mani se tenute spesso in acqua se la cavano con un freddo accettabile . Guardo Cesare pagaiare, ha un movimento efficace, potente ; Xplore scivola, scorre. E' una "macchina moderna", rispetto al mio Anas che sembra un VW maggiolino; quello verde color pisello surgelato, che ha accompagnato i miei anni green. Il freddo non molla e lo sentiamo nonostante il pagaiare e tutto quello che ci siamo messi sotto. Si sta caldi con tuta e tanta roba sotto , come non avevamo mai messo.... Passera' anche questo febbraio e sara' marzo...aprile...

Davanti al mio box laviamo i due destrieri con la massima cura . E' finita anche oggi, peccato! Sono state due ore di svago, di cielo, di acqua e di sensazioni forti. Alla prossima e ...cercate di non mancare!!! Quando,
dove? In Corsica ad aprile ovvio!!!

Antonio Colantuoni

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