Alla tenzone eran pronti i fidi cavalieri con il proprio destriero del mar:
- Luciano (Viking)
- Antonio (Xplore S)
- Massimo (Xplore)
- Gaetano (Xcite)
- Alessandro (Baidarka)
- Cesare (Avanaq)
- Duilio (Baidarka)
- Massimiliano (Baidarka)
- Luca (SKD 536)
- Paolo (Sea wolf LV)
Alla mattina del sabato il Paolo è stato richiamato da una urgenza a casa, gli altri 9 hanno messo lo scafo in acqua.
Antonio, già con un braccio dolorante, si è anche beccato una frullata mattutina...
Il mare non era dei migliori e abbiamo saggiamente evitato di avventurarci in mare aperto, abbiamo così celebrato la non-ELC 2011.
Si è passata una bellissima mattinata a surfare su e giù per la baia, ci siamo scambiati i kayak per una serie di prove, abbiamo affiancato i surfisti sulle onde.
La non ELC si è chiusa allo stesso modo di come è partita.. gambe sotto il tavolo.
E' passata così un'altra piccola (non) avventura.
Pubblico qui un paio di impressioni dei partecipanti che rendono bene l'idea della bella esperienza vissuta.
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Di Elc ne abbiamo fatte parecchie e le prime furono "naufragi"condivisi tra
pochi . Erano organizzate in un pezzo di calendario tradizionalmente
"difficile", quando la tanta estate ormai passata , non lascia che quanche
scampolo . Per questo con Ale la spostammo a luglio , verso la prima
decade , quando si puo' scommettere su un mare clemente .
Quest'anno si e' ritornati indietro di anni : pazienza ! Mi dispiace per
chi e' venuto da lontano e si e' fatto parecchi chilometri . Per me e'
stato comunque un successo Incontrarvi tutti insieme : quelli con cui si
pagaia di frequente e quelli con cui di mezzo c'e' molta Italia .
E' stato bello conoscere finalmente Duilio e anche far conoscere a Max "i
mancanti", di tutti quei nomi cui ha inviato per mesi tantissime immagini
di kayak e di mare .
La non Elc 2011 e' stata una gran bella occasione per stare insieme e mi
auguro di rivedervi prima della fine dell'anno . Potremmo approfittare del
ponte dei morti , oppure potremmo vederci a meta' strada , oppure da
Gaetano (temo di non avere tutti i gg necessari) ...oppure... , per chi non
conosce quei posti dal kayak , che ne direste della "Cote d' Azur" e
dell'Esterel in particolare ?
Un abbraccio a tutti e un grazie molto speciale . Mi avete fatto proprio un
bel regalo a partecipare , pur sapendo che ci sarebbero state parecchie
possibilita' di sconfitta ! Un doppio grazie a Luciano , che ci regala
sempre la sua presenza , anche quando una voce dentro gli direbbe di
riposare ed un altro ancora a Gaetano e Duilio che si sono sgroppati un
sacco di strada !
A presto ragazzi !!!
Antonio Colantuoni
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Le immagine regalate in questo weekend, seppur fugace, sono ancora impresse nella mia mente sulla mia pelle.
Il mare "non ha voluto" e siamo stati fortunati perché lo abbiamo ascoltato, perché ce lo ha comunicato.
Mi sono divertito lo stesso. Ho conosciuto gente nuova gente che va per mare gente che vuole viverlo come me co ste " barchette " che si vuole divertire come bambini alle prese col nuovo giocattolo. Siamo fatti così ogni volta che si varca quella soglia che divide la terra dall aQua ritorniamo quei bambini, puri, che di fronte al nuovo giocattolo rimango incuriositi esterefatti stupiti , e poi estasiati divertiti non appena sintonizzati sulle modalità di gioco.
Siamo stati fortunati perché ci siamo incontrati siamo stati fortunati perche siamo riusciti comunque a entrare in aQua.
Di sicuro si avrà modo di rincontrarci prima della fine dell anno io spero a metà strada verso sud. Sarebbe un peccato "spendere " del tempo per stare in macchina invece di destinarlo ai ns compagni di gioko. Credo che giglio o l'elba possano essere alla portata di tutti. Anche se mi piacerebbe salire su in territorio franzoso!
Un grazie a tutti di cuore, a Alex e Sonia per l'ospitalità per l'ottima cena a base di pesce e colatura d'alici un grazie a Gaetano anche per quella e per essere venuto fin lassu. Ad Antonio per esserci, anche nonstante il gomito, per aver messo a disposizione le barche, a Luciano (....e speriamo che riesca a recuperare l'auto senza svenarsi troppo) a Max, Luca, Cesare.... insomma per aver conosciuto tutti voi!
A presto and stay tuned..... che qualkosa molto prima esce fuori per rincontrarci.....
Duilio
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Avrei voluto tanto esserci, purtroppo non c'è stata....
Avrei voluto tanto rivedere quei compagni di viaggio con i quali,
nell'ultimo anno, ho ritrovato "uomini".
Avrei voluto tanto con loro, unici in grado di capire cosa vuol dire,
rivivere quei magnifici paesaggi corsi.
E avrei tanto voluto conoscere nuovi "uomini" che armati di loro stessi
affrontano il mare.
Avrei dato non so cosa per poter rivedere , al buio, le stellate di una notte
prima dell'avventura.
Probabilmente avrei dormito anche in macchina pur di esserci, magari in una
strada di montagna, parcheggiato
sul ciglio contento di esserci.
Mi immaginavo l'imbarco del gruppo, magari ad affrontare le prime onde.
Chissà se quelcuno si sarebbe lavato la faccia col sale???
E dopo aver fatto giocare nonno Nettuno probabilmente ci saremmo fermati a
mangiare qualcosa,
non per mangiare, ma per trovare ancora un momento per noi, per parlare tra
ragazzacci di mare, di pagaia, di scafi.
A me piace ascoltarli quando parlano perchè trasudano quella passione, anche
solo nello sguardo ad un kayak.
Il migliore è l'AleIng che mima il racconto e te lo fa rivivere, come se
l'avessi vissuto con lui.
Come se in quel momento tu fossi con lui sul suo Baidarka..
Il più tecnico è sicuramente il Colantuoni che riesce a stare senza kayak
anche per 5 giorni la settimana....
Lui conosce tutte le onde, le chiama per nome...ci parla, le sfida, direi le
monta...ma non vorrei
essere frainteso.
Il bonario Gaetano avrebbe aperto i suoi occhioni e con quel timbro
da cannonata avrebbe dato il suo assenso alla discussione, giusto con un
saggio detto campano che riscopriamo sempre
antico ma attuale, come solo la saggezza popolare della quale è ambasciatore
potrebbe partorire.
Poi avrebbe dovuto arrivare il Duillio "De Roma" che di Roma non è.
Preceduto dalle gesta, come un cavalliere d'altri tempi.
Qualcuno dice che dia da mangiare al Baidarka solo pesce pescato da lui....
Ma sicuramente mi avrebbe fatto un gran piacere ricedere lui, la storia di
questo ultimo anno, ma di una vita.
Passato dal quotidiano al provato dalla tristezza alla folle gioia con un
gruppo di amici,
la storia di una vita che chiunque si augura.
Direi che Cesare sarebbe stato l'insegna del momento.
E Luca che avrebbe dovuto sfoggiare il suo 536..
Appendice di quei navigatori sta maturando giorno per giorno, pagaiata per
pagaiata.
Un giorno anche lui sarà davanti...
E il tutto l'aveva organizzato quel signore coi capelli bianchi, giovinetto di
ideale al quale
un giorno gli hanno lasciato il posto sull'autobus....è dovuto scendere alla
fermata dopo per non accettare quel posto....e quella
immagine di vecchio che gli aveva affibiato un giovinastro guardando il suo
"sembrare" e non il suo "essere".
Il buon Luciano.
Qualcuno dice che in Normandia i primi incursori siano sbarcati in kayak e che
lo
sbarco l'abbia organizzato lui...
E ci saremmo stati noi paggi, io e il Massimiliano alla corte di questi
sovrani del mare, giullari di queste genti che padroneggiano di mare e di
scafi, di pagaie e di venti ad ascoltarli e godere insieme della giornata.
Avremmo dovuto tutti portare una effigge, magari quella del nostro condottiero
che, guardando indietro, corvilinea ombra sul suo destriero
ci avrebbe incitato ad affrontare "il vecchio", quel mare che ci attrae e ci
fa vivere.
Avrei proposto un brindisi: ALLA PROSSIMA!
perchè ci deve essere una prossima!
Purtroppo non c'è stata....
Peccato, ci sarei andato volentieri.
Massimo
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Potrà sembrare paradossale ma come mia prima "non" ELC sono soddisfatto.
Soddisfatto perché, come dice Duilio, sono riuscito a sentire il mare , perché finalmente ho conosciuto compagni di lettura che fino ad oggi erano un indirizzo e mail mentre oggi hanno un volto, perché ho visto che la già nota disponibilità e passione di Cesare, Alessandro, Antonio e Luca sono caratteristiche comuni anche a Duilio, Gaetano, Luciano e Massimo e questo secondo me è la bellezza e la forza del kayak , capace di mettere assieme gruppi assolutamente eterogenei.
Per me il kayak è la possibilità di staccare, la via di fuga dal solido mondo terrestre per l'instabile mondo marino, il modo di lasciare a riva pensieri e preoccupazioni ma è anche la possibilità di vedere luoghi e persone che altrimenti non avrei avuto modo di incontrare.
E' un mondo fatto di elementi primordiali: paura , coraggio, fatica , piacere, caldo e freddo, un mondo in cui l'istinto gioca un ruolo fondamentale e per questo bisogna allenarlo e adattarlo .
Insomma un mondo con pochi fronzoli dove le cose che contano davvero fanno la differenza come nel vostro caso.
Quindi grazie a tutti e spero di potervi ritrovare presto per un'altra uscita assieme e come scrive qualcuno: Stay Tuned !!
Ciao
Max
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