Giovedì 18 marzo sono andato all'Isola d'Elba assieme al Tino, Antonio e Gaetano.
L'idea era di una "Spring Elba challenge" ovvero di fare il giro dell'isola in poco più di due giorni con camping nautico invernale.
Al pomeriggio abbiamo caricato i kayak di tende e masserizie varie per poi finire a cena dai sempre ospitalissimi Gaudenzio ed Annapaola.
Notte in albergo e il 19 mattina alle 8.30 siamo partiti da Marciana guidati da Gaudenzio con l'intenzione di fare una lunga tappa sino a Porto Azzurro.
Le previsioni che davano scirocco a 15-20 nodi si sono rivelate abbastanza esatte e più o meno all'altezza di Punta nera ci siamo resi conto che sarebbe stato veramente molto difficile avanzare contro qualle folate di vento.
Saggiamente abbiamo cambiato programma e abbiamo deciso di fare il lato nord dell'isola (i vecchi marinai dicevano "isola fa porto"... dimmi da che parte viene il maltempo e io vado dall'altra parte dell'isola).
Lungo il ritorno ci siamo fermati ad esplorare una grotta molto ampia dove siamo riusciti ad entrare tutti e 5 nonostante il passaggio angusto in ingresso.
Gaudenzio che è un fine conoscitore della sua isola ci ha poi portato fino alla spiaggetta di porticciolo dove abbiamo campeggiato su un letto di poseidonie secche che si sono rivelate meglio dell'hotel.
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Gaudenzio che è un fine conoscitore della sua isola ci ha poi portato fino alla spiaggetta di porticciolo dove abbiamo campeggiato su un letto di poseidonie secche che si sono rivelate meglio dell'hotel.
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Prima che calasse il buio Gaudenzio ha trovato il guscio di un "paper nautilus" o anche "greater argonaut".
Si tratta di una creatura marina preistorica; la curiosità mi ha portato, una volta a casa, su wikipedia dove ho trovato questa foto.
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http://en.wikipedia.org/wiki/Greater_argonaut
Incredibili le sorprese del mare...
Il giorno dopo, con scirocco oramai stabile e dichiarato per i prossimi 2-3 giorni, abbiamo abbandonato l'idea di fare il giro e siamo tornati a Marciana Marina per poi rientrare a casa.
Il giro è stato comunque molto soddifacente, ho potuto provare il mio nuovo Baidarka da carico ed apprezzarne il comportamento con vento forte (veramente neutro!!!)
Altra nota positiva tutti e tre i gavoni perfettamente stagni.
Più sotto, a celebrazione, riporto una brano veramente ispirato scritto dall'amico Antonio:
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Chi eravamo ? Gaudenzio il professore , Gaetano il generoso , Alessandro l'ingegnoso , Tino l'intenditore ed io il genovese . Tutto qui ? No ,aggiungerei Anna Paola la gentile . Ne manca ancora uno , il micio di casa , che stufo di sentir parlare di kayak , non si e' fatto vedere , lo sfuggente . L'idea della challenge e' volata via con lo scirocco e si e' nascosta tra quei vapori densi che cavalcavano il Capanne vestito di inverno . E' stato forse ancor piu' bello ! Ci siamo fatti passare il tempo addosso . Abbiamo fatto venir sera , aspettando divertiti la spaghettata notturna presso "il Coltelli Paddling Restaurant " . Uno dei privilegi di pochi e' l' essere padroni del proprio tempo . Noi siamo stati padroni di quei giorni . Abbiamo girovagato fino all'approdo sul far della sera , vivendo un tempo dilatato .
La vita corre veloce e l'abitudine ci travolge . Si perde il senso del tempo , dei giorni , delle stagioni . Pagaiare per tutto un giorno fino a far venir sera , o finche' le braccia non dicano stop , dovrei farlo 1 volta al mese , con annesso campeggio nautico . E pensare che avevo ammainato ogni velleita' e insistevo per una ritirata ed un comodo letto di albergo a 35 euro ! Ma torniamo alla malsana abitudine di fare in fretta e soprattutto di guardare distratti . Il mondo e' pieno di Bellezza . Non parlo di quella evidente , quella che tutti sanno percepire , quella che non necessita di un livello interiore di osservazione . Parlo appunto di quella minima , minuta , fragile , come quella della conchiglia del Nautilus , che Gaudenzio ha trovato come meritato premio sulla spiaggetta del bivacco . Leggerissima , poco piu' che una pelle rugosa ; geniale con tutti I suoi anelli concentrici ; diafana con quella luce lattiginosa e opalescente che la illuminava da dentro . La "Bellezza" da bambini sa stupirci dappertutto e da grandi ci aiuta a sanare I nostri occhi resi ciechi dalla fretta . Pagaiando guardavo quelle forme solenni , minerali e statuarie delle scogliere , dove qualcuno si e' divertito a scolpire forme astratte di innegabile fascino . Gli occhi correvano dalla pietra al mare , a quei suoi riflessi mutevoli , come l'umore di un artista . Guardavo e faticavo , cercando il mio ritmo dentro , mentre vedevo tutto intorno I ritmi del vento sull' acqua e tra I cespugli della macchia . Gaetano che e' il piu' agricolo di noi , quante volte avra' guardato con stupore bambino le spighe di grano ondeggiare ai ritmi delle folate di vento ? Anche sull'acqua il vento disegna forme astratte , arcaismi geometrici , come quello scelto dallo stormo di migratori , che lassu' sopra di noi , per pochissimi minuti , era disorientato e non sapeva piu' se continuare . Quella visione era Bellezza ! L'eleganza del gabbiano corso e' Bellezza ! Il guizzo veloce di un pesce e' Bellezza . Le mille erbe che spuntano su un muro a secco sono Bellezza . Sedersi su un letto soffice di posidonia secca e' Bellezza ! Fiutare le tracce delle erbe fresche e del fieno in un pezzetto di caciocavallo ....e' Bellezza ! Non avremo fatto il tour dell'Elba in tre tappe , ma ci siamo ubriacati di bellezza e buona compagnia !
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