mercoledì 23 ottobre 2024

Menù greenland

Ogni tanto ci lasciamo guidare dalla pancia, così è andata la scorsa domenica quando una tranquilla pagaiata verso Montisola si è trasformata in un assalto alla banchina ...


... e poi al ristorante Milago.

Qui in ricordo di una passata edizione abbiamo replicato paro paro il menù prendendo l'ottimo antipasto di pesce basato su polpettina di coregone, trota agli agrumi, salmerino marinato, alborelle in carpione, mousse di luccio, sardina essiccata su polenta grigliata.
A seguire uno stupendo risotto al pesce di lago con crema di piselli, formaggio Silter croccante e limone candito.
 
 


Una 20ina di km gli abbiamo fatti tra andata e ritorno, ma è il ritorno col risotto in panza che ci è costato un poco di impegno :-)


Per fortuna i greenland scivolano sempre facili facili!

lunedì 22 luglio 2024

Fai Va'a 3x

Finalmente ho potuto testare il Fai Va'a 3x su delle onde interessanti, fatte da un poco di movimento di fondo e da tanta spinta generata dai numerosi motoscafi che affollano il mare di luglio..

Il comportamento mi è piaciuto parecchio, si lascia condurre docile docile, parte in surfata alla minima onda, mette la prua sott'acqua ma poi questa rimane li, lo scafo non ingavona anche con le onde più ripide e repentine dei motoscafi, scorre in avanti connesso all'onda, non si intraversa e risponde bene alla timonata di poppa.


Certo che l'ama (il bilancere) l'hanno fatto che pesa come una bottiglia di plastica vuota, risultato la stabilità a sx è ovviamente solidissima che l'ama galleggia ma a dx è facile cadere che l'ama si alza senza sforzo.

"San mezzo kilo" ovvero una bottiglietta da 1/2 litro piena di acqua legata sull'ama ha contribuito dunque con il suo peso a sbalzo a frenare un minimo il rollio verso destra.

Con questo assetto nessun incrocio di onde mi ha impensierito, sempre tutto prevedibile, ovviamente mi piacerebbe togliere il mio santino protettore dei ribaltamenti ma credo ci vorrà ancora qualche uscita.

Il mio fisico da vecchietto pieno di acciacchi e tendini strappati purtroppo non mi permette le gare ma decisamente si gode andando a zonzo, la barca scorre bene ed è facile tenere una buona cadenza, in sintesi una gran barca da godere in mare con un certo moto ondoso.


lunedì 27 maggio 2024

Grazie ragazzi!

Antonio, Ale, se non fosse stato per voi e il vostro entusiasmo che mi ha trascinato, quest'anno la Corsica me la sarei persa!

E' stato bellissimo ritrovarsi per l'n-sima volta su quest'isola magica, nel periodo più bello per luce, aria, verde e poco affollamento.

Come sempre con il fido e comodissimo Baidarka


Abbiamo fatto tutto il Desert da Saint Florent sino ad Ostriconi, poi io sono scappato di nuovo verso il lavoro ma con gli occhi pieni di luce e paesaggi e soprattutto con la bellissima sensazione di un rito che si ripete e in più con amici nuovi.


Mannaggia solo che non siamo riusciti ad avere anche Duilio e Gaetano, per non parlare del Tino!! 

Grazie ancora a tutti per la bellissima compagnia.

giovedì 25 aprile 2024

Black pearl con i gavoni stagni (per davvero!)

Stufo dei tappi a vite che bene o male imbarcano sempre acqua ho chiesto per l'n-sima volta aiuto a Sandro Spagnol di CS Canoe e, come sempre, il miracolo si è compiuto :-)

    

CS ha tagliato i ponti e vi ha resinato degli incassi conici per alloggiare le ghiere dei tappi kayak sport.

  


Con l'occasione ho fatto installare anche terzo gavone e relativa paratia, finalmente posso godere del Black Pearl con il terzo gavone e i compartimenti asciutti.

Ho anche fatto togliere le pedaliere per mettere un paio di blocchi di schiuma, uno (foto) fisso per arrivare dalla paratia alla zona piedi (così va bene per i molto alti) e un secondo blocco da aggiungere in due versioni: 1) regolato per la mia altezza e 2) più spesso per chi è più corto di gambe di me.


Ecco qui, a sx nella foto, il BP finito in bella compagnia di 550 e Ilaga.



Devo dire che l'estetica di Black Pearl è rimasta molto accattivante, temevo un poco per la linea di prua ma è andata bene.

Ora devo solo risolvere il problema dei tappi che vanno tanto sottovuoto. La barca, essendo nera, a terra al sole si scalda molto, l'aria dentro i gavoni si espande però quando la metti in acqua fredda coi tappi chiusi  il volume si riduce e i gavoni vanno sotto vuoto. Sarebbe da fare forellino nelle paratie ma non sono del tutto convinto.




sabato 10 febbraio 2024

Tuilik

Il Tuilik è un capo che mi ha sempre affascinato, l'ho sempre desiderato ma non ho mai voluto investirci troppe risorse perché ho sempre temuto sia troppo caldo in navigazione e troppo freddo se "vai a bagno".

In ogni caso, quando ne ho trovato uno usato della mia taglia mi son detto "ma si dai, una volta nella vita prenditi un Tuilik.."

  

Quello che ho trovato è il classico Brook in spesso neoprene, peccato solo sia con elastico fisso, non regolabile e tagliato per un pozzetto medio, posso così calzarlo sul mio Baidarka ma non sul Greenland 550

Ho fatto solo qualche roll ed effettivamente è molto piacevole, senti davvero solo l'acqua sulla faccia, tra l'altro se ti bagni la faccia prima del roll, non c'è quasi effetto a buttarsi sotto.

Pagaiando in una giornata fredda e ventosa su un lago ero al limite del comfort, ero da solo ed ho fatto solo un paio di km, avessi fatto di più avrei iniziato di sicuro a soffrire il caldo. Questo mi conferma la mia paura che si tratti un capo limitato ai pochi giorni dell'inverno più freddo. Non a caso è un prodotto canadese..

In compenso arrivato a terra ho provato uscita bagnata e devo dire, grazie anche al long john che avevo sotto, non si soffre eccessivamente. Arriva una fucilata di freddo alle ascelle, ma complessivamente la dispersione termica non è critica. Quindi la parte dell' andare a bagno non è così male come pensavo (almeno in un inverno come questo ).




domenica 21 gennaio 2024

Smilzo a chi??

 Certo che a confrontare un va'a anche col più smilzo dei greenland.... non c'è storia.

Finalmente una barca che fa sembrare imponente il mio 550!

    

:-)