lunedì 21 dicembre 2015

Slalom col Trezzo Kayak

Lo scorso novembre ho sfruttato la fantastica occasione offerta dal Trezzo Kayak di provare le canoe da slalom guidati da un grande esperto come il Paolo.

Che dire... ero in acqua ma ero un pesce "fuor d'acqua"..., con la pagaia euro non ho assolutamente dimestichezza, specialmente a sinistra dove sono abituato al'angolo inesistente della greenland.

Per non parlare dell'eskimo che tra pagaia "strana" e corrente non ero sicuro di avere bello solido (forse è solo una percezione... ma quando sei li quella conta)

Ergo non volevo osare, non volevo perdere troppo l'equilibrio.

Risultato: ho fatto qualche cico ciacco su e giù mancando clamorosamente la prima traettoria alle porte e non avvicinando nemmeno da lontano il concetto della contropancia che lavora in corrente


Però è stato molto divertente e molto ispiratore per capire quanta distanza avrei ancora da percorrere per arrivare ad un minimo di scioltezza, quanta tecnica mi manca!!


Sarei proprio curioso di rimettere il culo su una di quelle canoe per vedere cosa succede se uso la mia fida greenland... probabilmente non combinerei niente di meglio ma almeno mi sentirei meno sprovveduto.



Una cosa è certa: non guarderò mai più una gara di slalom con gli occhi di prima!!!

Grazie a Paolo per la pazienza e professionalità con cui ci ha avvicinato a questa bella disciplina, grazie a tutti quelli del club che si sono prodigati per rendere possibili i tre giorni di corso

Alessandro

giovedì 10 dicembre 2015

Wiskie 2015

Il giorno della festa era una data fissa sul calendario, come il Natale. Un punto fermo da cui partire e misurare il tracorrere del tempo. Quello era il vero capodanno per tutti quelli del paese.

Da un anno all'altro ci si preparava, se ne parlava e per qualcuno era la sola occasione per rivedere gli amici. I piu' fortunati, pochi, vivevano in paese, tanti dovevano raggiungerlo a piedi dalle frazioni vicine.

Ogni disagio, ogni fatica valeva la pena di essere fatto pur di raggiungere la meta, partecipare alla grande festa. Erano persone solitarie che venivano per ubriacarsi di gente, luci, colori. L'importante era partecipare al grande evento, esserci, raccontare, ritrovarsi tra simili.

Il wiskie mi ricorda questi flash di gioventù, quei riti ormai desueti, appassiti. Anche noi arriviamo da tante strade diverse per il nostro grande happening, dove un po'ci si conta e ci si ritrova uniti da una comune passione. Allora ad raccogliere persone divise ci pensava il santo patrono, qui basta un amico speciale come Luciano. Così, grazie al generoso impegno di uno di noi, si partecipa tutti alla grande festa.

Anche quest' anno eravamo in molti ed è stato un successo; anche questo anno ho potuto rivedere tanti amici con cui è stato bello pagaiare insieme e parlare di kayak allo sfinimento.

Grazie Luciano, ti abbraccio con amicizia e riconoscenza.

 Grazie ragazzi e .....a quando la prossima?

(testo by Antonio)


Primo giorno partenza da Le Grazie




Pausa pranzo su Palmaria






Angelo in relax

Brindisi serali

La mostra delle schede ricordo

Non poteva mancare il saluto in versi del Luciano!!



domenica 23 agosto 2015

Tsunami for two

"Buongiorno signorina, vuole venire a fare un giro sul mio yatch?"


 "uh.. davvero, ci si può mettere a prendere il sole sul ponte?"

"Certo!"


Oddio... bisogna adattarsi un minimo, ma una volta trovati gli equilibri, siamo riusciti a fare quasi 4 ore a zonzo  in outrigger "singolo uso doppio".

Abbiamo battuto la costa rocciosa alla ricerca di fondali in cui tuffarsi a prendere un po' di fresco e vedere qualche pesce, una degna conclusione delle vacanze prima di riaprire la stagione greenland.

Aloha!!


lunedì 3 agosto 2015

Acqua fredda?

E' agosto, fa caldo, tanto caldo... dove trovare un poco di fresco?

Semplicissimo!

All'Adda, basta infilarsi in una sorgiva, scendere dal kayak e mettere i piedi in acqua.

La sorgiva è così fresca che non si riesce a tenere dentro i piedi, fanno male!


Peccato che il resto del fiume sia in sofferenza per la poca portata.., arriveranno le piogge!

sabato 25 luglio 2015

Outrigger days... it's a wild play

Settimana di vacanza con mio figlio di 8 anni, cuginetti ed amici vari della spiaggia.... di prendere il kayak neanche a parlarne, ma grazie alla mia canoa outrigger ho passato ore ed ore "curando i bimbi" e stando in canoa al fresco in acqua allo stesso tempo.


E per fortuna che quando il Gianni mi vendette sta canoa mi disse "ao' me raccomando, è na canoa da corsa, trattala bbene"



Credo che il record l'abbia raggiunto trasportanto 6 bimbetti (20 kg l'uno?) sino ad una boa galleggiante; diciamo > 200 kg compreso il mio peso, avevo i ponti che appena affioravano dall'acqua!


Martino al tuffo..



Al WE dopo ho fatto anche un bel giro da Sestri sino  Moneglia, 4 ore tra andata e ritorno, ovviamente da solo.

Mi torna sempre il cruccio del perchè queste sfruttabilissime e molto sicure canoe non siano per niente diffuse. Mistero!


giovedì 2 luglio 2015

5 terre senza fretta

Da tempo volevo prendermi tre / quattro giorni da passare in kayak a zonzo senza fretta, finalmente la scorsa settimana tutti gli impegni si sono messi per il verso giusto, il meteo si preannunciava spettacolarmente bello...

 

... dunque son potuto partire col mio fido Baidarka in tutta tranquillità.


Giovedì ho messo il kayak in acqua a Sestri e ho pagaiato da solo sino Levanto.
Contrariamente alla mia idea è stata molto dura arrivare in quanto nonostante cappellino, occhiali e il continuo bagnarsi ho sofferto il caldo e mi sono probabilmente "insolato".

Ho sofferto di nausea e di una eccezionale stanchezza, una volta arrivato nella baia di Levanto ero morto e mi sono fermato più di 5 volte prima di attraversarla del tutto ed arrivare a terra.

A terra ho affrontato la "via crucis" di tirare su il kayak pieno e fortunatamente ho trovato posto nell'ottimo campeggio che si trova a soli 100 m dalla spiaggia (san carrellino mi ha aiutato non poco)



Alla sera mi sono un po' ripreso anche se poi mentre mangiavo in pizzeria  mi cadeva la testa nel piatto come se fossi ciucco!

Comunque una splendida serata e una notte di sonno mi hanno rimesso a nuovo.


Venerdì mattina colazione in campeggio, ho lasciato li tenda e gran parte del carico e mi sono trovato col N1 per andare sino a Riomaggiore,


Di seguito il  racconto di Antonio.
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A volte si parte con in mente una destinazione "mito", una calamita che attira lontano. Spesso il traguardo giustifica un viaggio mediocre, noioso, banale.
Con Alessandro siamo partiti da Levanto girando le prue verso est. Da qui l'Italia snocciola la sua costa fino in.....Calabria. Chissa', forse un domani, passando a prendere prima Duilio e poi Gaetano.....dai ragazzi che si va fino a guardare Scilla e Cariddi
Pagaiare senza tempo e senza meta. Lasciare una spiaggia alle spalle, guardare un orizzonte lontano , strisciare in ogni anfratto della costa, non perdere niente, assaporare ogni centimetro.
Perdere il senso di luogo, vivere in uno spazio tempo sospeso, indefinito. Abbandonare la gestione della vita ad un ritmo diverso, che stordisce, scava dentro, purifica, risana.
Un velista ha scritto di una misteriosa energia che sale dalle profondità. Non è per tutti , occorre entrare in sintonia con il mare. Ci deve benvolere, amare, poi ci inonda di questa sua medicina salvifica. Con il mare non si dialoga, si ascolta. Il suo è un monologo che racconta qualcosa che sfugge sulla terra ferma. Un misto di amore e timore, uno stop nello scorrere frenetico della pellicola della vita.
Siamo solo noi due con due affidabili compagni, un Alaw Bach e u  Bajdarka. Siamo un po ' stanchi e felici di ritrovarci lì.  Alessandro con i suoi pensieri,  io con i miei. Non è facile riallacciare un dialogo con tanti tempi morti in mezzo, ma ci si conosce a fondo e si fa in fretta. Le pagaie scivolano nell'acqua estiva di Punta Mesco. Le vediamo immergersi nella trasparenza e sotto i raggi del sole disegnare lance di luce. Ogni luogo ha una sua anima, questa parte di Liguria è magica.
Sono le 9, 00 ed è già caldo.  La Palmaria si intravede galleggiare nell'aria opaca. I promontori delle 5Terre si contano e la'dietro non si vede Portovenere. Pensiamo di andare a dargli un'occhiata, ma vedremo cosa dirà il nostro corpo. L'acqua è dura, forse abbiamo una correntina contro. Si pagaia e si parla. Sbarchiamo a Riomaggiore,  la folla è quasi una calca da stadio. Si sentono parlare le lingue di mezzo mondo.
Da ragazzo venivamo da queste parti, si respirava un'assenza,  un vuoto. Quattro vecchi , il negozio di alimentari, un'osteria e tante case zitte. Chi assente, emigrato altrove, chi partito per sempre. Il sole sempre quello, le case appese, i viottoli con i gatti, quattro gozzi provati dal tempo. Era un silenzio che raccontava storie di vite passate, lasciava il tempo per entrare in armonia con il posto. Viottoli di una bellezza struggente, piccole balze coltivate a strapiombo, olivi, orti, poche vigne. La fatica di vecchie braccia si era rifugiata sugli appezzamenti più accessibili. Le 5Terre vivevano nella loro intimità, vedevano rari stranieri e qualche ligure romantico, non dovevano temere "le bombe d'acqua".
Sbarcare a Riomaggiore non è semplicissimo, soprattutto quando si deve fare i conti con delle bagnanti over size e due kayak da 5 metri. Ovunque gente abbarbicata su scogli a picco e su per sentieri scoscesi.  Riusciamo a recuperare un po ' di frutta, pomodori e pane, quanto basta per starcene su una spiaggia dalle parti di Corniglia. Siamo sotto una costa disastrata, frane ovunque. Guardare in alto le ferite della terra fa male, soffro. La bellezza sfregiata racconta di una fragilità pericolosa, di un futuro precario. Il sole ha la meglio, il mare con quei massi in trasparenza ipnotizza. Il tempo passa e quando rientriamo in kayak è ora di ritornare a Levanto. Qualche surfata occasionale e Punta Mesco passata palmo a palmo....

Grazie Ale, thanks Ing, è stato un piacere stare insieme per mare, in kayak! Alla prossima! 

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Il venerdì sera ero di nuovo bello cotto dalla luce e fatta una doccia verso le 19 mi sono messo un attimo in tenda... mi sono svegliato a mezzanotte gusto per lavare i denti e tirare diritto sino alle 8 del giorno dopo.


Sabato kayak di nuovo pieno e via verso Moneglia su un acqua trasparente nel fresco della mattina.


Arrivato a Moneglia mi sono gettato su una pizza del "Pizza a metri"...


Nel pomeriggio ho preso posto al camping Smeraldo dove una esilarante signora russa mi ha chiesto con molta insistenza di provare il Baidarka nonostante fossi davvero perplesso.
Ma alla rassicurazione "io va sempre in fiume di Russia con kayak" mi sono lasciato convincere e le ho lasciato il kayak.
La tizia ha pagaiato un po' e tutto sommato stava su, comunque non si è fatta mancare nulla infatti ha centrato un bimbo che nuotava,  è andata a sbattere contro la banchina di cemento, poi si è ribaltata ed è uscita non prima di avere bevuto.
Mi ha divertito molto suo commento fatto con voce allegra "kvesto kayak io no capisce, no gira come kayak di Russia di fiume, però molto belo, grazie, grazie di giro"

Me ne sono poi andato alla punta verso Sestri per incontrare Cesare ed Ingrid che arrivavano niente popodimeno che da Rapallo. Neanche a farlo apposta ho aspettato solo tre minuti e li ho visti arrivare con le inconfondibili pagaie greenland.

Alla sera abbiamo cenato alla pizzeria del campeggio godendoci un fresco eccezionale (il camping è sul mare, fianco montagna girato a levante e alla sera va presto in ombra, il fresco è garantito).
La tenda era su una terrazza con totale vista mare. meglio di un hotel di lusso!



Domenica mattina abbiamo ricaricato tutto nei kayak e con Cesare ed Ingrid siamo ripartiti verso Sestri non prima di una sosta a Moneglia per fare scorta di pizza, farinata e tortini di verdure del mitico forno "pizza a metri"

A mezzogiorno abbiamo parnzato sbarcando in maniera asssassina (per piedi e gel coat) sugli scogli della baietta di Sestri.
Alla ripartenza Cesare ed Ingrid sono andati diritti verso Rapallo mentre io mi sono fermato a Sestri per riprendere la macchina.

Una piacevole sorpresa c'era mio figlio Martino li con la mamma e dunque mi sono fermato sino a sera per mangiare la pizza assieme al conte Max.

Ho ingannato l'attesa riprendendo il mio outrigger parcheggiato alla Lega navale di Sestri e facendoci un po' di  pagaiate nel tentativo (poco successfull) di prendere le onde fatte dai motoscafoni che rientravano in porto

Dopo cena una ultima foto del tramonto in baia a Sestri e mi sono rimesso in auto per rientare a casa in Lombardia.



Sono stati 4 giorni fantastici (a parte la botta di sole del primo pomeriggio...) passati sull'acqua, con il kayak, con gli amici a ritmi assolutamente di puro cazzeggio, mare, sole, chiacchere e totale libertà.

Credo questi giorni li ricorderò con molto piacere.

martedì 23 giugno 2015

Personalissima lista

Cosa ci si porta (oltre a dei buoni amici) per un campeggio nautico estivo di 2-3 giorni?


Questa è la mia personalissima lista (lo so non è completa, ad es. io non ho una radio VHF...):

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Imbarcazione
kayak
paraspruzzi + ricambio
pompa a mano
pagaia + pagaia di scorta intera
salvagente (coltello, paddle float gonfiabile, tappanaso)
cima di traino con gancio ed elastico
cima di traino corto sul ponte
carrellino smontabile e cinghia fissaggio
spugna grossa
razzi

Abbigliamento navigazione
1 maglia sintetica maniche corte
1 costume bagno
giacca d'acqua leggera
scarpette nere gomma
cappellino antisole
occhiali sole con cordino
caschetto (per sbarchi difficili)

Nello zaino (addosso a terra  / nel gavone in navigazione)
telefonino con custodia stagna
carta di credito + patente +  portafoglio
chiavi di casa + chiavi auto
kindle

Abbigliamento “destination”
pantaloni cotone
camicia
maglie
mutande
1 maglione lana (serve anche d'estate!)
scarpe Quechua o Birkenstok
calze

Per la notte / soste
tenda + picchetti di scorta
materassino
cuscino gonfiabile
sacco a pelo
coprisacco x bivacco
torcia + lampadina da appendere
AUTAN spray e zampironi
telo sotto tenda
salvietta bagno microfibra
salviettone spiaggia

Trousse bagno e varie
spazzolino e dentifricio e filo interdentale
deodorante
sapone con portasapone
shampoo
fazzoletti carta
disinfettante Amuchina
cotton fioc
crema solare
spray tagli

Attrezzature cucina
coltellino
forchetta + cucchiaio + coltello
accendino
camping gas con bombola e ricambio
pentolino da the
padella alluminio con coperchio (fa poi da piatto)
padellino acciaio
coperchio forato scolapasta
mini detersivo e spugnetta
tovagliolini

Cibo
12 bottiglie acqua da 0,5 litri
frutta
cracker Wasa
latte + avena
tonno + pelati + olio + sale + pennette
focaccia
pomodori

Altro / Accessori
kit epossidico + scotch per riparazioni
3 sacche stagne
contenitori stagni x cibo
Domopak per avvolgere cibo
sacchetti plastica x spazzatura

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Avrete notato una grande lacuna... il prosecco!!!
Beh... quello si prende a terra bello fresco!!

domenica 14 giugno 2015

Strong current

Oggi Adda con correntona e livello molto alto, mi fa impressione la foto se la confronto col precedente post (è lo stesso posto della prima foto dove si vedeva tutto il fondale coi sassi).

Un'ora a spingere a paletta per arrivare qui, aria freschissima e frequenti scrosci di pioggia, un paradiso per i miei polmoni che meno polvere c'è meglio vanno.


In compenso domani aereo per Londra e niente trasferta in Sardegna... grunt!

domenica 10 maggio 2015

Green water paddling

Ogni primavera torna a stupirmi, ci riesce sempre anche se ci vado da 10 anni oramai.

Oggi Adda verde, verdissimo, primavera che di più non si può.
Livello molto basso, poca corrente, ho potuto esplorare tanti piccoli anfratti normalmente poco abbordabili.


Piccola pausa in uno dei tant "secret place" accessibili solo ai canoisti
 
Una foto e un "pensiero" di ritorno da Cesare:

"C’è un piacere nei boschi senza sentieri,
C’è un’estasi sulla spiaggia desolata,
C’è vita, laddove nessuno s’intromette,
Accanto al mar profondo, e alla musica del suo sciabordare:
Non è ch’io ami di meno l’uomo, ma la Natura di più.
George Gordon Byron"


Piccolo stop anche alla sorgente in caverna, foto dolorosa dato che mi sono addentrato tra i cespugli scoprendo che ci sono le ortiche!

Attraversamento a piedi a mezzo fiume (come dicevo oggi il livello era davvero basso)


Su al limite della mia pagaiata, piccola sessione di onde, nonostante la bassa portata si creava un'onda giusta sui cui il kayak stava immobile, l'acqua sotto velocissima, un po' di schiuma a prua, rumore, luccichio degli spruzzi, frescura ... sono stato li un bel 20 minuti imbambolato in quel gioco,

Spesso considero la pagaiata in Adda un ripiego rispetto ad altre mete, oggi però mi ha davvero rapito. Al posto dell'oretta prevista ci sono stato quasi 4 ore....




lunedì 4 maggio 2015

Progressi

Oggi io & l'Ing abbiamo "rubato" 2h come tradizione in quel si Sestri Levante. Un riediting di molte altre volte in cui io correvo trafelato da una parte, lui dall'altra per il duplice piacere di amicizia e di mare. Con l'Ing abbiamo incominciato da zero una strada divertente di sperimentazioni e conoscenza. E' stato bello tanto allora, come il ritrovarci adesso "più' maturi". Io mi sono calmato parecchio, ho venduto i gioielli come Anas ...e mi sono un po' fermato a causa di una grave malattia che colpisce il kayakkista da mare mosso: The Rockpool Mania. Lui dopo anni di grave contaminazione e intossicazione da Bajdarka, ha riscoperto un suo amore primigenio, the greenland sea kayaking allo stato puro, che pratica costantemente con il 550cs. Io mi sono "azzatterato" e lui si e' "funambolato"!
Oggi non avevo voglia di andare a prender vento e umido. Cielo grigio, mare grigio...., ma davanti all'invito di Alessandro non mi son potuto tirare indietro. Non c'era gran mare, tanto per intendersi non era quello di ieri, ne' quello di una settimana fa a Capraia. Era un mare calante, morente, ma con ancora una buona energia di fondo da spendere e un gran disordine superficiale, che si crea quando nessuno comanda la danza. Onde superficiali incasinate, rotte, in arrivo da varie direzioni e sotto un' onda residua, rimanenza degli ondoni dei gg scorsi. Per me su Rockpool...una passeggiata, una giostra divertente sia all'andata che al ritorno. Un po' di fiatone per tenere agganciati quei rulli che spingevano in discesa. Per l'Ing la questio e' stata molto diversa!!! Credo che oggi abbia riconfermato senza dubbi le sue ben note capacita' indiscusse. Abbiamo navigato con buon ritmo in mezzo al casino, io fumandomi un sigaro, lui lottando con dignita' senza mai scomporsi, senza appoggi salvifici.... quasi in relax. Avendo io in memoria i suoi primi giri su 550cs di qualche mese fa, ho visto fare al nostro Ing dei progressi incredibili, nel senso che arrivati alla " piscinetta", tanto per metterla giu' dura, si e' messo (more solito) in piedi nel pozzetto....: grande exihibition !!! In piedi su un 550cs ? Come stare su una fune tesa sul vuoto...

Testo by Antonio

PS:
Ringrazio Antonio per le lodi... (gli amici si sa sono sempre benevoli!) e aggiungo, che per mettermi in piedi sul 550... ho barato un po'... avevo giù tutto lo skeg che stabilizza non poco la barca... e sono stato su pochi secondi.
Comunque ammetto di essere orgoGLIONE quando riesco a controllare il mio 550 anche in questi giochi.
Ultimo ma non ultimo, mi risulta che anche il N.1 sul 550 ci sappia andare sciolto e rilassato... vedere per credere!



sabato 2 maggio 2015

Levanto surf

Questo WE sono andato a Levanto nonostante le previsioni meteo fossero poco invitanti; pensavo ci fosse poca gente invece ho trovato la baia popolata di onde e di surfisti, surfisti che venivano neanche da tanto vicino, Francia, Zurigo tanto per citare alcune targhe degli immancabili furgoni adibiti a camper.


Bello vedere una località che rischiava di essere solo un luogo per pensionati rinascere di linfa giovane e sportiva. Bello vedere tanti ragazzi e ragazze che anzichè infighettarsi con l'auto ultimo modello, investono le loro risorse in abbordabili furgoni (alcuni davvero vecchi) e in tavole da surf.

Le foto le ho fatte sul tardi quando oramai c'erano quattro gatti in acqua, nel mezzo del pomeriggio era decisamente più affollato, segno che anche questo sport è in crescita.


Con l'occasione ho passato due orette in baia col mio fido 550 Greenland a farmi sbatacchiare un poco dalle onde che erano comunque prevedibili e ben agganciabili. 

In mezzo alle tavole da surf non mi sono avventurato più di tanto, sia per la zona in cui stanno (proprio dove l'onda è ripida e corta vicino a riva) sia per non rompere le scatole, però mi sono comunque goduto diversi agganci con l'onda che strattonava bella decisa il kayak.

Il tutto mi ha aiutato ad aumentare la confidenza col 550 che è abbastanza minimal e di limitato appoggio laterale.

Spero proprio di tornarci presto a Levanto in un giorno con onda, magari questa volta munito di caschetto!

sabato 25 aprile 2015

Winterkayak


Sabato 28 marzo ho festeggiato la primavera con una uscita a Bergeggi, giornata tiepidissima anche se l'acqua era ancora molto fredda.

Eravamo io e Cesare e all'ultimo si è aggiunta anche Valeria grazie ad un SOT gentilmente prestato dagli amici della Winterkayak

Si tratta di Angelo e Costantino che stanno avviando una scuola / noleggio di kayak sit on top proprio li in zona.


Sono veramente molto gentili ed ospitali e grazie ad Angelo abbiamo fatto una uscita tutti assieme e ho anche delle belle foto da postare.

Vista la comodità mi viene la tentazione di tornare a viaggiare in moto e prendere il kayak SOT a noleggio all'ultimo momento!