Poteva mancare la pagaiata di Santo Stefano...??
lunedì 27 dicembre 2021
Ultima pagaiata del 2021
lunedì 20 dicembre 2021
Festeggiamenti kayakistici per il Natale
L'ultimo sabato prima di Natale si è tenuta la cena del Trezzo Kayak, come sempre il divertimento è stato grande e questa volta si sono scatenate "le danze"...
Nonostante la baldoria alla mattina dopo ho trovato le energie per una discesa al mare, come capita spesso in inverno il tempo è stato stabile niente vento e mare calmo.
Io e AledB abbiamo quindi impostato la giornata in relax godendoci le luci e le trasparenze.
lunedì 29 novembre 2021
Wiskie 2021
Quest'anno il Wiskie si è tenuto il weekend del 27-28 Novembre, giornate di meteo avverso, vento e mare mosso per cui sino all'ultimo era in dubbio la possibilità di uscire in kayak.
Mossi dalla speranza io e AleDeB abbiamo affrontato la levataccia e siamo scesi al sabato 27 mattina; una volta giunti al punto di imbarco prestabilito a Le Grazie abbiamo appreso che l'uscita ufficiale, molto saggiamente, non si sarebbe tenuta.
Fortunatamente è stato possibile mettere assieme un micro gruppo (io, AleDeB, Jesse Debez e Gianluca V) per fare comunque una uscita tra amici.
Alla sera consueta cena all'Hotel Ala Bianca con poesia di Luciano e celebrazione dei 20 anni di Sottocosta.
domenica 22 agosto 2021
Pagaiata in notturna
Questo venerdì sia io che Ale DeB eravamo tutti e due di corsa comunque ce l'abbiamo fatta... partenza all'ultimo momento ma per le 20 eravamo a Riva Trigoso a spiaggia con tutto il materiale.
Siamo stati via poco più di 36 ore ma mi è rimasta la sensazione di aver fatto 3-4 gg di ferie, bellissimo come sempre andare a zonzo per mare (e ristoranti) in kayak :-)
sabato 31 luglio 2021
Sailing and kayaking in Croatia
Il taglio moderno della poppa bassa mi ha permesso imbarchi e sbarchi ancora decenti, senza eccessivi funambolismi intendo.
Ho potuto così dedicarmi diverse giornate a pagaiare partendo da baiette che diversamente sarebbero state irraggiungibili.
giovedì 8 luglio 2021
Let's try....
E dai e dai... diavolo di un Cortez mi ha convinto!
Ho colto l'occasione che il Bell'Atleta cedeva la sua canoa e mi sono munito di adeguata imbarcazione, perciò nonostante la mia storica avversione all'acqua che corre tra i sassi, mi rimetterò in gioco e proverò a fare un po' di slalom con gli amici del Trezzo Kayak.
La prima uscita a San Pellegrino non è stata male, certo ha grandinato, ho rotto la pagaia e nel bagno che ne è seguito ho bevuto un pò di acqua del Brembo e preso un paio di botte sui sassi.... ma in compenso mi sono divertito!
Dopo il bagno e il cedimento del manico della mia vecchia pagaia Azzali il Cortez mi ha prestato una sua pagaia più consona al fiume e abbiamo fatto ancora una mezz'oretta col Brembo che guadagnava portata a causa del temporale appena passato.
lunedì 3 maggio 2021
Ritorno al mare!
Dopo tanto lock down, ieri bellissima giornata in mare a Sestri Levante con il N1 su Tarantella e Giorgio su Rockpool Etò.
Stava iniziando male con la Polizia che mi ha fermato al casello di Sestri e guardando in macchina mi ha contestato “non si possono trasportare cose dentro la macchina, questo non è omologato autocarro” e poi “lei ha tolto i sedili”!
Breve discussione con il poliziotto, sempre gentile (tra l'altro ad un certo momento si è lasciato scappare “belin beato lei che va in canoa”) e poi si sono convinti che il Multivan ha solo 5 sedili e che non ne avevo tolti degli altri.
Mare fotocopia di quanto descritto in un vecchio blog (http://alexdemels.blogspot.com/2010/01/too-fast-for-us.html), forse uno zicchino più cattivo causa vento.
Arrivato a mare ho scaricato i tre pezzi uno per uno e li ho assemblati in zona rampa che porta a spiaggia, ottimo direi così ho spostato solo 8+8+15 kg ogni volta, certo il complessivo non è una piuma. Idem al ritorno, smontati sul bagnasciuga, lavati uno per uno e rimessi in auto. Immagino che uno simile ma in carbon kevlar sia davvero una bella soluzione anche quando lo muovi intero.
All’imbarco ho buttato il kayak oltre l’onda e sono saltato su al volo, un po’ di traffico a mettere dentro le gambe nonostante il key-hole, strana abitudine ma oramai con la schiena rigida sono più veloce con gli oceanici a sedermi sul ponte posteriore e scivolare dentro in avanti che non col key-hole a tirar su una a una le gambe incurvando la parte lombare… mi stavo quasi ribaltando ☹ vabbè... troverò la quadra.
Una volta in navigazione ho ritrovato l’Explorer che conoscevo (avendone avuto per tre mesi uno a disposizione in passato), per me gambe troppo aperte, “spaperate” come dico io, tentazione di fare dei tratti lineari con le ginocchia incastrate nello stretto del key-hole.
Sapendolo ho fatto un bel tampone monopezzo di gomma sui piedi e in qualche modo aggiusto i piedi sino ad una posizione delle gambe quasi confortevole.
Per il resto aggancio molto deciso (ho messo dei cunei alle ginocchia lato interno del keyhole per massima tenuta), schienalino in monopezzo foam azzeccato, fornisce appoggio e lascia sdraiare stirando per bene la parte lombare, movimento che ogni 10 min mi ci vuole.
La barca è pesante, layout da spedizione, in diolene, con le giunte e con le mie stratificazioni di riparazione… tutta assieme passa i 30 kg anche se di poco: Ciò significa che, a parità di forza, accelera di meno dei 15 kg del mio 550 o dei 17 kg del Baidarka, più larghezza di scafo inoltre la rende meno cattiva nello scatto.
Detto questo è una dei surfer più prevedibili che abbia mai usato, mi rimane sempre la domanda perché caz.. mai ci abbiano messo un skeg. Anche dei tratti fatti con vento laterale e onda traversa mi hanno rivelato uno scafo che con ½ cm di edging va dove vuoi tu.
Come raccontavo al N1 percepisco che la sezione di poppa è meno forte della parte piedi / sedile e questo si sente in un minimo trasferimento di assetto nel passaggio dell’onda in surfata, quando l’onda “ti va via” senti che la barca va da sola in edging di qualche cm, di contro poi trova un appoggio granitico, forse questo leggero tentennamento è solo una mia impressione venendo dalle “possenti reni del Baidarka” che non balla mai o dal funanbolico 550 dove non ci sono differenze, balla sempre.
In ogni caso trovo la sezione di poppa OK, forse un kayak più moderno andrebbe sfilato nella zona piedi. Però non ascoltatemi troppo, certe volte sogno di togliere dei cm al 550 che è largo 49.
Il N1 era dotato di GPS e ha tracciato un poco l'attività, si è stati li a surfare avanti e indietro, niente giro ma comunque dopo nemmeno 2 ore sei cotto e va bene rientrare.
Verso la fine una nota felicemente inaspettata, al gavone di prua e a quello a giorno sono andati i tappi sottovuoto, mai avrei sperato! All’arrivo nel gavone di poppa ho trovato delle gocce di acqua ma credo siano quelle del tappo quando l’ho aperto, comunque OK per gli anni e le botte che ha.
Sooo… come dicono i tedeschi… FAZIT:
- Tre pezzi con le clips alla NDK / Rockpool gran soluzione per trasporto aereo, auto, salvaschiena, stoccaggio in cantina, veloce, pulito, stagno, robusto; necessita però di kayak in carbon / kevlar per rimanere decente come peso da intero
- Romany Explorer barca rassicurante e marina, veloce col mare dietro; fossi mai obbligato a fare sessioni di surf cattivo (spero di no!) nella mia flotta (Baidarkas, 550, Nordkapp LV, Romany Explorer) sarebbe quella prenderei su
- Uso del key-hole (warning: opinione personale): mi rimane il dubbio che non sia meglio il tondo oceanico dei greenland per imbarco / uscita in emergenza a spiaggia, un conto è programmare e tirare fuori le gambe una a una, ma in emergenza vera, da sberla imprevista a pochi m da terra, trovo ancora più sicuro sfilare solo il culo al volo e lasciare che lo scafo se ne vada via come un goldone dopo l’uso
domenica 18 aprile 2021
Romany Explorer seat repair
Quando ho acquistato il Romany Explorer in 3 pezzi il precedente proprietario molto apertamente mi ha fatto notare che il sedile era tutto craccato. Non me ne sono preoccupato troppo dato che già avevo in mente come riparare il tutto.
When I purchased the 3-piece Romany Explorer the previous owner very openly pointed out to me that the seat was all cracked. I didn't worry too much about it as I already had in mind how to fix it.
Ho incollato temporaneamente il sedile con il Kostrufiss (adesivo poliuretanico indurente con acqua) e dopo una prova di pagaiata ho deciso di fissarlo definitivamente con delle fettucce di vetroresina.
I temporarily glued the seat with Kostrufiss (water hardening polyurethane adhesive) and after a paddling test I decided to fix it permanently with fiberglass straps.
In questo modo il sedile è molto solidale allo scafo e trasmette bene i comandi del mio corpo. Inoltre essendo montato con dei punti di appoggio estesi e fissi non dovrebbe più muoversi evitando così di scavare lo scafo di nuovo. Speriamo!
In this way the seat is very integral with the hull and transmits the commands of my body well. Furthermore, being mounted with extended and fixed support points, it should no longer move, thus avoiding chafing the hull again. Let's hope!