mercoledì 10 agosto 2022

Finalmente su un Va'a !

Dopo averlo messo tra i miei obiettivi 10 anni fa, quest'anno son riuscito ad andare (in viaggio di nozze) a Tahiti dove ho finalmente provato una vera canoa Va'a polinesiana.


Condivido pienamente e riformulo quanto scritto dal Gruppo Va'a Italia: 

Solo chi l’ha già fatto conosce la sensazione che si prova a pagaiare su un Va'a. Il gesto della pagaiata è paragonabile ad una danza, la delicatezza di sfiorare l’acqua con l'Ama in un difficile equilibrio di forza e tecnica, la compostezza della seduta alta con i piedi nel fondo dello scafo e la ritmica flessione del busto quando si va a cercare più acqua sotto la pagaia. Il senso di rinascita ogni volta che si passa da un lato all' altro nel pagaiare. Il sentire scivolare lo scafo sull’acqua cercando la perfezione della tecnica. L'inebriante spinta dell’onda catturata dopo aver pagaiato con potenza a cui segue la sfida di mantenere la traettoria timonando, non è solo uno sport, è uno stile di vita, è un'arte antica che ci hanno regalato le popolazioni del grande Oceano Pacifico.

I Va'a sono bellissime barche, molto filanti e rappresentano per l'Oceano pacifico quello che il kayak Greenland è per l'Oceano artico.

Pazzesche le misure, circa 7,2 metri che le rendono davvero difficili da trasportare (almeno in Italia, a Tahiti le vedi sul tetto delle Renault 5).

  

Interessante la legatura dell'ama ancora realizzata con gli elastici


Un poco di modernità: il pozzetto è dotato di paratie così la canoa è inaffondabile.

 


Non sono barche facili e nemmeno i Tahitiani ci tengono a modificarle, per quello ci han già pensato gli Hawaiiani che hanno creato le OC1 più sbananate e dotate di timone, le hanno rese divertenti e facili sulle onde. Io stesso ho una vecchia OC1 Tsunami Allwave che adoro ma devo dire che questi Va'a sono un ritorno alle tecnica delle origini, un po' come usare la pala greenland al posto della europea.

Io me ne sono innamorato, sono barche scorrono ma richiedono una pagaiata attenta, vanno facilmente al vento, prima di portarle fuori laguna serve una certa esperienza ma affascinano per la loro semplicità.

Una qualità inaspettata è che  hanno una seduta che permette di tenere la schiena diritta, le mie vertebre L4-L5 ringraziano :-))


Dopo questa prova spero tanto di poterne portare una in Italia in futuro.

Aloha!!




Nessun commento: