Ogni isola ha un suo odore, una sua luce, un suo mare, una sua terra e la sua gente. L'Elba non fa eccezione, ma ha un che' di tutto suo : mezza minerale, mezza vegetale, posata sull'acqua di un mare che guarda mezzo al Nord, mezzo al Sud.
L'abbiamo trovata come sempre, con quel suo fascino particolare. E' un luogo accogliente ma senza smacerie, cordiale ma senza fronzoli. Chi ci porta li' e' Gaudenzio che ben la rappresenta e la nostra voglia di prenderci un po' del nostro tempo. "Amici miei", pronti a ritornare ragazzi, uniti dalla stessa passione per mare e pagaia.
Per il secondo anno abbiamo scelto l'Elba per dare l'addio all'inverno, a quello del 2010/2011.
L'isola respirava ancora i brividi di un clima acerbo e di una primavera tardiva. Il verde era quello che ha resistito alle furie della brutta stagione, scuro, serio, tenebroso. Il suo vestito di cespugli spessi, di ombrelli di pini monumentali e lecci, aveva l'odore della terra ferrosa e del muschio. In mare arrivava a folate, inseguito da venature di profumo dolce/amaro del brugo fiorito.
Abbiamo pagaiato da Marciana, a Marina di Campo e ritorno, tenendo un buon ritmo. Siamo stati supportati per lunghi tratti da un surf divertente e respinti in qualche zona da un vento onesto.
Quel po' di sole ha giocato con nuvole a tratti minacciose e sature. Nell'aria tutto l'umido dell'inverno ha inzuppato le tende e avrebbe fatto crescere il muschio anche sui kayak !
La cena "sotto le stelle" dello scorso anno, e' stata rimpiazzata da una altrettanto speciale speciale a casa di Gau! Volevo brindare solo ai miei 60 anni e alla fine abbiamo brindato alla buona sorte di tutto e di tutti, compreso gli assenti. Garantisco che non e' mancato proprio nessuno!
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