Ma che strana primavera !
Tu e Gaetano, ci metto anche Gaudenzio, siete privilegiati, la vivete da vicino, la toccate in terra e in mare tutti i giorni. Io le primavere in 34 anni di fabbrica le ho viste attraverso le finestre, dagli oblo' degli aerei, dai parabrezza delle auto. Poi qualche ora rubata all'alba, sul far della sera o quelle pochissime volte alla domenica... ma ritorniamo alla primavera di questo strano anno bisesto...
Io non ho ancora avuto il piacere di respirare quella sua aria particolare , appena calda , carica di umori di terra sovrastati dai profumi dei fiori. Non ho ancora sentito il ronzio monotono delle api e dei bombi , quando una fioritura esplosiva li manda in delirio . In mare non ho ancora avuto modo di pagaiare su quella distesa di acqua piatta, calma , pacifica , rilassata , annoiata , molle come un corpo morbido di una donna quando dorme . Non sono ancora stato accecato da quel sole del mattino ancora basso, quasi caldo . Non mi sono ancora fermato al largo di Camogli nell' aria tiepida , appoggiato su un mare come olio , cielo azzurro e montagne dell'entroterra con una sottile foschia di vapori notturni. Ho nostalgia di.....
....un'occhiata in giro , ..tappanaso e ...giu'! La pagaia e' lunga sul ponte , la testa alle ginocchia : in un secondo il mondo si e' capovolto .
La' sotto, stretto dentro al kayak, cerco la solidita' della materia con cosce e ginocchia per non perdere contatto con lo scafo. Tutto intorno e' fluido, morbido, molle. Mi guardo attorno , la vista offuscata . La luce e' tanta; quel sole che abbagliava in superficie , adesso e' qui sotto con le sue lame di luce che mi portano a guardare verso il basso. Mi giro , guardo questo spettacolo di contrasti : sotto profondita', colori scuri ,opachi e buio ;sopra azzurri, bagliori di argento e un tetto di luce . Quando mi sento bene , quando ho ripreso i ritmi del mare , del gesto e sono rilassato ,mi godo a pieno quella visione, come fossi li' solo da spettatore e non da protagonista. Mi sento impregnare di armonia , riaffiora da dentro la stagione della sonnolenza. Tardo ad emergere . Per pochissimi secondi che sembrano lunghi minuti , mi sento in pace ; una pace strana che si fa spazio nel pensiero,distende le ansie,ignora i malumori e cerca l'essenzialita' della vita: il respiro. Sto sprofondando in un me stesso diverso: non terrestre ,non bipede . Non ho il tempo per razionalizzare , non ho voglia di capire, preferisco godermi la magia di questo provvisorio stato di sospensione irreale . La felicita' e' anche questo,un profondo ed assoluto benessere , breve, intenso.
Manca il fiato !Di colpo i muscoli si tendono, partono in un movimento rotatorio: distendono le braccia, piegano e allungano la schiena . Mi fanno disegnare un arco all'indietro e toccare la con la nuca il ponte dietro al pozzetto. Le gambe danno efficacia alla rotazione del bacino , alla contrazione del fianco partita in contemporanea con lo scatto del primo muscolo.
Eskimo, ritorno al mondo.
Aria a pieni polmoni e qualche brivido a ricordare che l'acqua ha bisogno di tempi piu' lunghi dell'aria per riscaldarsi. Mi rimetto in assetto , mi risistemo sul sedile ,riallineo quello che avevo sul ponte , sputacchio , mi stappo le orecchie giusto in tempo per sentire la campana di San Rocco: armonia e melodia. Sensazioni ancora dentro e suoni che scendono , mi passano addosso ,si allungano correndo su quell'acqua tagliata di netto dall'orizzonte. Mentre mi ero assentato e' comparso un disegno geometrico dinamico: sulla superficie la scia del gozzo che va alla tonnara di Punta Chiappa...."mugugnando".. borbottando :.. saranno... lecce?... luassi?.. ancioe?...
Questa primavera non l'ho ancora vissuta cosi' e intanto lei se ne sta andando giorno dopo giorno . Le piogge hanno stressato alcune piante , che hanno foglie stentate , poco rigogliose, poco forti; alcune hanno evidenti i segni dei pidocchi . Prima chiedevano acqua , adesso sembrano chiedere sole ! Beh, consoliamoci , abbiamo davanti un'estate e ci sara' tutto il tempo per rifarci: raccogliere frutta matura ed eskimare in un mare in pace col cielo.
Ciao , buon week end .
Antonio Colantuoni